La “Fontana delle Anfore” del 1930, restaurata in 3D dal Politecnico, sarà donata al Comune di Bari

Nuove tecnologie per il restauro. Il progetto dello studente di ingegneria, Salvatore Bonomo. Domani, 5 gennaio, ore 12,00, la cerimonia presso il Palazzo di Città. L’iniziativa è un primo passo per il recupero del monumento cittadino in stato di abbandono

Dal 2019, dopo essere stata vandalizzata, giace muta, recintata e dimenticata, nei giardini, “Isabella D’Aragona”, tra il Castello Normanno-Svevo e la questura di Bari.  E’ la “Fontana delle Anfore”, un’opera progettata nel 1930, dagli ingegneri: Vincenzo Danisi e Vincenzo Rizzi e realizzata dall’impresa F.lli Laricchia in “pietra di Trani”. Essa si accompagna alle vicende e alla memoria di altre tre consorelle, realizzate dai medesimi autori, grazie ad un concorso per quattro fontane per la città di Bari: in piazza Eroi del Mare, in piazza Risorgimento, in piazza Madonnella, quest’ultima andata distrutta e, in tempi recenti, sostituita con una moderna.
Tutte, con la stessa matrice compositiva, tra circoli e poligoni, la “Fontana delle Anfore” versa in uno stato strutturale precario: due anfore delle quattro, nella parte alta, non ci sono più, mentre una evidente lesione mina l’integrità del monumento. 

La Fontane delle Anfore, nelle attuali condizioni. È ubicata nei giardini “Isabella D’Aragona”, tra il Castello Normanno-Svevo e la Questura di Bari.

Le nuove tecnologie 3D consentono interventi di restauri su manufatti e parti di essi andati perduti.  Il Politecnico di Bari, nell’ambito del corso di laurea in Ingegneria gestionale magistrale, “Metodi Avanzati per la stampa 3D e il reverse engineering” ha messo a punto un apposito progetto, “Scansione fotogrammetrica della fontana dei giardini Isabella d’Aragona, modellazione e stampa 3D”, curato dallo studente, Salvatore Bonomo di Potenza e la partecipazione del titolare del corso, prof. Luigi Maria Galantucci e del tutor, ing. Giorgio Giustizieri.
Il progetto, sviluppato presso il Dipartimento di Meccanica, Matematica, Management del Poliba, intende offrire un contributo al mantenimento della memoria storica ed alla valorizzazione dei beni monumentali della Città di Bari. Esso è il frutto di un lavoro di scansione tridimensionale, ricostruzione digitale e stampa 3D.

La scansione fotogrammetrica della “Fontana delle Anfore” ha consentito di documentare con modelli 3D il suo attuale stato di degrado, e, al contempo, di realizzarne una ricostruzione in scala, virtuale e fisica, della fontana nel suo stato integro, antecedente agli atti di vandalismo che ha subito.
Questo progetto ha inteso offrire uno spunto di riflessione ed uno stimolo alla Città, per la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali e dei monumenti, rappresentativi della storia e della cultura scientifica ed ingegneristica della Città di Bari. Per queste ragioni il Politecnico di Bari ha inteso mettere a disposizione le proprie idee e risorse a supporto della azione delle Autorità cittadine, per il miglioramento e lo sviluppo dell’ambiente urbano.

Il Progetto e il modello in scala stampato in 3D della “Fontana delle Anfore” saranno consegnati al Sindaco di Bari, Antonio Decaro, domani, giovedì, 5 gennaio, alle ore 12,00, nell’incontro in programma, presso sala della Giunta a Palazzo di Città.
Parteciperanno alla cerimonia, il Sindaco, ing. Antonio Decaro, il Vicesindaco, prof. Eugenio Di Sciascio, L’Assessore ai lavori pubblici, ing. Giuseppe Galasso per il Comune. Per parte Politecnico invece, interverranno: il Rettore, prof. Francesco Cupertino, il Direttore del Dipartimento di Meccanica Matematica e Management, prof. Giuseppe Carbone, il Coordinatore del corso di laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale, prof. Giorgio Mossa, il titolare del corso di “Metodi avanzati di Stampa 3D e Reverse Engineering”, prof. Luigi Maria Galantucci, lo studente, Salvatore Bonomo, autore del progetto ed i collaboratori del laboratorio di Prototipazione Rapida e Reverse Engineering del Poliba.

Ufficio stampa Poliba

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