Interazione, nuovi spazi e relazioni con il territorio per le prospettive di sviluppo del Poliba

Verso Poliba 2026 - Interazione

Verso Poliba 2026. 2° Focus: confronto interno d’ateneo nello spazio Binp per il Piano Strategico d’Ateneo 2024-26

4 novembre 2023

Interazione, influenzarsi reciprocamente, verificare feed-back, trovare sinergie. Interazione tecnologica, interazione sociale, interazione esterna, con soggetti diversi, interazione interna, tra strutture e apparati della stessa organizzazione. Interazione è una delle tre parole chiavi scelte dal Politecnico di Bari per scrivere il nuovo Piano Strategico d’Ateneo 2024-2026, il documento di programmazione che consentirà di concentrare l’impegno del Poliba verso obiettivi chiari e condivisi nei prossimi tre anni. 

Interazione, il reciproco influenzarsi, trova maggiore vigore, se si accompagna alle altre due parole del Piano con la “i”: Innovazione e Internazionalizzazione. Il confronto interno, riservato alla comunità del Politecnico, parallelo a quelli esterni completati, cominciato lo scorso 9 ottobre sull’Innovazione è proseguito il 30 ottobre scorso con il 2° Focus. L’appuntamento d’ateneo ha registrato una folta partecipazione: docenti, studenti, ricercatori, tecnici, amministrativi si sono ritrovati presso l’incubatore d’ateneo, “Binp”, nel campus universitario. L’evento, moderato dal Rettore, Francesco Cupertino, ha visto la partecipazione di tre invitati esterni ad inizio lavori. Sergio Magarelli, Direttore della Banca d’Italia, sede di Bari, ha sottolineato che “Interazione e comunità, sono concetti strettamente correlati. L’apologo del console romano Menenio Agrippa ci fa capire meglio con un esempio. Egli, paragonando la società al corpo umano, evidenziò come ogni componente avesse la sua funzione e importanza per la sopravvivenza ed il benessere del corpo stesso. Pertanto, è necessario che ognuno svolga appieno e fino in fondo i propri compiti per trovare le possibili sinergie favorendo un clima collaborativo di comune fiducia. Il Politecnico di Bari è una cattedrale della conoscenza, istruzione, formazione; un riferimento per sinergie utili a costruire un giardino fertile e pulito per iniziative economiche e occasioni di lavoro di qualità. Per far crescere una società inclusiva, sostenibile, equa, lungimirante. Insomma, intelligente”.

Una Interazione proficua presuppone l’instaurazione di una relazione che si realizza attraverso varie forme di comunicazione. La relazione Comunicazione-ricerca, in particolare, è un tema molto attuale e necessario. “È fondamentale coltivare il dialogo tra ricerca e comunicazione e per questo servono occasioni per poterlo coltivare questo dialogo – ha affermato nel secondo intervento, Markus Nikel, International Advisor RAI Documentari, Prix Italia, RAI Relazioni Internazionali. Questo dialogo – ha continuato – deve portare a nuove sinergie tra i due settori, ovvero ad una ricerca che comunica più ampiamente con la società che deve capire quanto sia fondamentale per il benessere e per lo sviluppo avere una ricerca all’avanguardia. Mentre in Italia un po’ mancano iniziative coraggiose in questo senso, in Europa possiamo vedere esempi significativi di piattaforme, festival e eventi, con lo scopo di favorire dialogo tra scienza e media in termini di co-creazione di contenuti e fundraising congiunto. Ne vorrei citare due: il Festival-Convegno “SIlbersalz” a Halle, in Germania, e il festival del documentario scientifico Parisience, che si tiene al Museo delle Scienze naturali di Parigi”. 

Nel terzo, e ultimo intervento, Brigida Blasi, Direttore della Direzione offerta formativa e servizi agli Studenti, Uniba, ex responsabile dell’Unità Organizzativa “Terza Missione e Impatto” presso ANVUR ha focalizzato la sua attenzione sull’esperienza maturata proprio nell’Agenzia per la valutazione del sistema Universitario e della ricerca. Agenzia che sovraintende al sistema pubblico nazionale di valutazione della qualità delle Università e degli Enti di ricerca e ne cura la valutazione della qualità delle attività delle Università e degli Enti di Ricerca destinatari di finanziamenti pubblici. L’interazione – è stato detto – è fondamentale nell’opera di Terza Missione a cui sono chiamate le università. Ciò richiede una apertura verso il contesto socio-economico mediante la valorizzazione e il trasferimento delle conoscenze. Con l’introduzione del sistema di Autovalutazione, Valutazione Periodica e Accreditamento (AVA), la Terza Missione è stata riconosciuta a tutti gli effetti come una missione istituzionale delle università, accanto all’insegnamento e alla ricerca. 

Il tema, Interazione, è molto caro al Politecnico. “Lo distingue particolarmente – ha detto – il rettore, Cupertino. Il Politecnico si è particolarmente evidenziato proprio nella sua capacità di fare trasferimento tecnologico, di interagire con aziende pubblico-private, con imprese che investono sul nostro territorio. Dalle interazioni nascono altre attività: orientamento, corsi stem, placement, comunicazione. Tutto questo troverà una potenziata chiave di lettura nell’allargamento in nuovi spazi fisici nella nuova nella ex ‘caserma Magrone’ e presso le sedi Poliba di Bari e Taranto”.

Alle presentazioni esterne, è seguito il confronto interno della comunità su temi di confronto e di proposte, anche scritte, che hanno riguardato: edilizia e spazi, orientamento, placement, comunicazione, welfare, pari opportunità, disabilità, trasferimento tecnologico.

Il terzo ed ultimo appuntamento per il Piano Strategico d’Ateneo 2024-26 è previsto per lunedì, 6 novembre, ore 12,00, presso gli spazi “Opla”, incubatore, “Binp”, Campus universitario. Tema: Internazionalizzazione.

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