E’ sinergia tra il Politecnico di Bari e il museo archeologico nazionale MArTA

Taranto. Sottoscritto ieri mattina l’accordo quadro di collaborazione triennale. La collaborazione prevede un percorso comune all’insegna di cultura, innovazione, ricerca, sviluppo territoriale. Le nuove tecnologie favoriranno la ricerca, la divulgazione della storia antica di Taranto, ma anche nuove opportunità.

Il Rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino e la Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto (MArTA), Eva Degl’Innocenti hanno firmato ieri mattina, presso la sede museale, un importante protocollo d’intesa che mette insieme storia, bellezza, cultura, educazione, ricerca, tecnologia.
L’accordo quadro, di durata triennale, traccia nuovi percorsi di attività congiunta per progetti in ambito nazionale, internazionale e per favorire conoscenza e nuove opportunità di sviluppo al territorio attraverso la ricerca, la cultura, nuove professionalità, il turismo.

La Direttrice.
L’ambizione è quella di creare sviluppo – spiega la direttrice Eva Degl’Innocenti – passi in avanti e utili scambi di competenze per progetti di educazione, ricerca, fruizione culturale, innovazione, anche in vista del nuovo allestimento museale, ma anche formazione di competenze spendibili non solo nell’ambito archeologico, ma anche nei settori dell’ingegneria e dell’architettura, della tecnologia dei materiali, dell’innovation technology e del turismo. La cornice disegna i contorni di un impegno che il Politecnico ha già avuto modo di certificare sul territorio.

Il Rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino e la Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto (MArTA), Eva Degl’Innocenti

Il Rettore.
Questo è un ulteriore passo di un percorso che è partito già qualche anno fa con la scuola di specializzazione in architettura in beni archeologici che ha sede a Taranto – dice il rettore Francesco Cupertino – e che il Politecnico rafforza sul territorio portando in dote al MArTA, tutto il know-how sviluppato in questi anni non solo nel settore dell’architettura, ma anche dell’utilizzo delle nuove tecnologie per la conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale. Settori che un tempo sembravano difficili da abbinare – continua il Rettore – ma che oggi, invece, costituiscono la base di competenze sempre più richieste non solo dal settore della ricerca archeologica, ma anche da parte del settore produttivo e delle start-up imprenditoriali.

Il protocollo d’intesa definisce gli ambiti d’azione comuni generali e rimanda ad accordi attuativi le azioni e progetti che verranno stabiliti di volta in volta. Il primo di questi  riguarderà la condivisione dell’esperienza maturata dal MArTA Lab e del FabLab Poliba con sede a Bitonto, con programmi di produzione 3D finalizzati alla ceramica antica. 

A Taranto c’è uno dei Musei archeologici più importanti del mondo e c’è l’università – hanno detto ancora la direttrice e il rettore – e la strada che stiamo indicando è quella che sostiene questo territorio verso percorsi di transizione e cambi di paradigma socio-economico che possono migliorare la qualità della vita, dell’impresa e del lavoro in chiave sostenibile, anche al fine di contribuire ad una solida formazione di cultura d’impresa sul territorio.

Al termine della cerimonia il Rettore Francesco Cupertino e la direttrice Eva Degl’Innocenti hanno visitato alcune sale del Museo, condividendo alcuni spunti programmatici utili all’avvio delle attività di studio, ricerca, sviluppo e valorizzazione.

Ufficio stampa Poliba

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