Sarà il Politecnico che ci Piace

Conferenza Stampa Il Politecnico che ci piace

Immatricolazioni 2023/2024. Presentata la campagna di comunicazione orientata all’ascolto. Tra le novità, un podcast dedicato agli studenti. Condotto dal testimonial, Vincenzo Schettini, influencer, seguitissimo  sui social, è pronto al varo sui canali ufficiali del Poliba. Esordio, in diretta, il prossimo 6 giugno, ore 15,00, dagli spazi “Oplà” del Campus universitario

30 maggio 2023

La passione è la caratteristica che fa la differenza. In tutto, su tutto. Quando essa è presente evidenzia intensità, qualità della relazione del soggetto con il mondo prescelto. Ma dove nasce la passione? Un incontro, la famiglia, l’ambiente di vita, un docente, la scuola, il carattere personale possono favorire la scintilla per un inizio di percorso che può continuare tutta la vita. Alla base di ciò insiste il linguaggio, l’esperienza presentata, l’esempio vissuto, sperimentato, raccontato. Ciò può favorire il riconoscersi in un modello, in una idea da provare, perseguire. E allora, il fuoco della passione, se autentico, si trasforma in determinazione.  

La scuola, l’università, l’organizzazione che la governa, i servizi, l’ambiente, possono aiutare la scelta più appropriata di un percorso formativo, che può diventare determinante, vincente. Il Politecnico di Bari, rivolgendosi agli studenti, al loro futuro, vuol favorire l’individuazione delle proprie passioni attraverso un’opera trasparente di supporto, di comunicazione per una riflessione critica alla scelta individuale.

Una campagna di comunicazione per il prossimo anno accademico 2023-24 con questi fini e per migliorare la comprensione dei bisogni delle future matricole, è stata presentata ieri, 29 maggio, nel campus universitario, nei nuovi spazi “Oplà” agli operatori dell’informazione, agli studenti. 

La campagna di comunicazione si rivolge alla generazione Z (nati tra il 1997 e il 2012),  che tra qualche mese si ritroverà ad affrontare una scelta cruciale, quella universitaria. Per tali ragioni, il Poliba intendi mettersi in ascolto e interagire con gli studenti utilizzando le loro stesse modalità di comunicazione: social media, video, stories e podcast, cercando di comprenderne ansie e preoccupazioni e fornendo un aiuto concreto a comprendere le opportunità, le caratteristiche dei corsi di laurea del Politecnico e superare i timori di una scelta che spesso comporta confusione e paura.

Per l’occasione il Rettore, Francesco Cupertino, ha presentato, con un pizzico d’orgoglio, il bigliettino da visita del Poliba, con funzione di chiarezza, informazione e di prospettiva per chi deciderà di voler appartenere alla comunità del Politecnico di Bari.

Il Poliba si presenta al nastro di partenza del nuovo anno accademico – è stato detto – con due sedi, Bari e Taranto, 5 Dipartimenti di cui 2 (Meccanica, Matematica, Management e Fisica) premiati come “Eccellenti” dall’agenzia di valutazione, ANVUR del Ministero dell’Università; 29 corsi di studio, tra lauree triennali e magistrali, in Ingegneria, Architettura e Disegno Industriale; 10 corsi di dottorato di ricerca; 400 docenti (+38% negli ultimi 4 anni); 250 unità di personale tecnico-amministrativo-bibliotecario; 11.000 studenti

Orgoglio Poliba, ha tenuto a sottolineare il Rettore, è il tasso di occupazione, a 5 anni dalla laurea, con il 96,5%, 1° Ateneo in Italia (Fonte. Corriere della sera del 17 Giugno 2022, rapporto AlmaLaurea); Inoltre, sempre secondo AlmaLaurea, le laureate di genere femminile al Politecnico di Bari guadagnano il 13% in più della media nazionale, mentre l’età media dei laureati registra una discesa: da 25,4 anni nel 2019 (5 mesi più bassa della media nazionale) a 25,0 anni del 2021 (8 mesi più bassa della media nazionale). Anche sul piano delle tasse studentesche si registra una significativa agevolazione: la popolazione studentesca, no tax area è passata dal 28% dell’anno accademico 2018/2019 al 51% del 2022/2023. 

Dati eloquenti, di rilievo per un Poliba in salute. “Basta? Ha chiesto il Rettore. No, non basta, ha ribadito a se stesso, ai presenti. Molto c’è da fare ancora per soddisfare le richieste delle aziende di neo laureati del Poliba. Molto ancora per il territorio, l’ambiente, le nuove tecnologie su cui è impegnato. Molto anche per scoprire passioni, spiegare ragioni, screditare stereotipi legati agli studi di ingegneria, architettura o design industriale.” 

Il tono del Rettore è quello di chi non si accontenta dei risultati raggiunti e guarda, per il Politecnico, a modelli di altre esperienze universitarie più blasonate, anche d’oltre Oceano. 

Alla presentazione è seguito l’intervento del prof. Vincenzo Schettini, influencer, seguitissimo nel mondo social con la sua “Fisica Che Ci Piace”, testimonial della campagna di comunicazione del Poliba. Tra sorrisi e foto, la traccia della sua esperienza di docente di fisica nelle superiori, la relazione instaurata con il mondo degli studenti attraverso il linguaggio, i nuovi modi del comunicare. La sua esperienza di successo – è stato detto – sarà sperimentata anche nel Poliba per il Poliba, con una nuova versione che fa il verso alla sua Fisica, “Il Politecnico che ci Piace”. Un apposito podcast dedicato, avrà funzione di ascolto e interazione con gli studenti. La prima puntata, in diretta, è in programma sui canali social ufficiali del Poliba, martedì, 6 giugno, ore 15,00 dagli spazi “Oplà”, del campus universitario.

Dopo Schettini si sono succeduti gli interventi dei direttori dei quattro dipartimenti del Politecnico: Carlo Moccia, Architettura, Costruzione e Design (ArCoD)Leonardo Damiani, Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica (DICATECh); Gennaro Boggia, Ingegneria Elettrica e dell’Informazione (DEI); Giuseppe Carbone, Meccanica, Matematica e Management (DMMM), per la presentazione dei rispettivi dipartimenti, le attività, i suggerimenti, la nuova offerta didattica di ognuno. Alfredo Grieco, in qualità di Direttore della Scuola di Dottorato del Poliba (SCUDO) invece, ha presentato i dottorati del Poliba, deputati a “scoprire la conoscenza, a differenza dei laureati che devono invece, applicarla attraverso il metodo”.

La presentazione si è conclusa infine, con un momento di goliardia studentesca e uno scherzoso riconoscimento a Schettini con tanto di pergamena per il Docente che ci Piace!

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