«Favoriamo il talento femminile» Così vinceremo le prossime sfide

Energia pulita, mobilità sostenibile, transizione digitale: Snam e Politecnico di Bari in sintonia sui grandi obiettivi di sviluppo. E l’azienda dona sei borse di studio a studentesse di area STEM. «Voi siete il futuro».

Non quote rosa, ma una sinergia tra pubblico e privato che coinvolga istituzioni, imprese, scuole e università per aiutare i talenti femminili ad emergere. Su questa idea di parità di genere si rafforza la sintonia tra Snam, leader nel settore delle infrastrutture energetiche a livello internazionale e il Politecnico di Bari. È quanto hanno ribadito ieri il rettore Francesco Cupertino e l’amministratore delegato dell’azienda, Marco Alverà, nel corso della cerimonia di premiazione di sei studentesse del Politecnico vincitrici delle borse di studio di area STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) messe a disposizione da Snam.

L’obiettivo è far comprendere alle giovani donne pugliesi il valore dello studio delle materie ingegneristiche quale strumento privilegiato per un immediato inserimento nel mondo del lavoro. L’evento, infatti, è stato organizzato dall’ufficio Placement del Politecnico, nell’ambito di un rapporto di collaborazione già consolidato con la Società e ha coinvolto gli uffici e i delegati del rettore al Placement, alle Pari opportunità e all’Orientamento, in linea con “STEM4Women4”, un progetto di orientamento vocazionale lanciato di recente dal Politecnico di Bari.

Talenti femminili per le grandi sfide dei prossimi anni. La video intervista di Poliba Chronicle al Rettore Francesco Cupertino.

Una strategia di collaborazione, dunque, che mira a far emergere nuove competenze nel mondo femminile, ancora poco valorizzato, in vista delle grandi sfide dei prossimi anni: transizione digitale, mobilità sostenibile, fonti alternative di energia.

«È necessario, innanzitutto, aumentare la quantità di ragazze che accedono ai percorsi di studio di area STEM», ha detto il rettore Cupertino (nella foto sotto) nel suo intervento. Secondo Save the Children, infatti, oggi in Italia soltanto il 16,5% delle studentesse sceglie di laurearsi in discipline scientifiche e tecnologiche. E in generale, soltanto uno studente STEM su 4 è donna (dati Osservatorio Fondazione Deloitte). «Non dobbiamo chiedere alle donne di adeguarsi a meccanismi che fino ad ora le hanno emarginate – ha spiegato il rettore – ma cercare nuovi modelli più equilibrati e, per farlo, iniziamo proprio dalle idee e dalle proposte delle nostre studentesse».

Al dibattito, infatti, sono intervenute le ragazze alle quali sono state assegnate le borse, suddivise tra lauree di primo livello e magistrali: Claudia Amina Padula, del corso di laurea in Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni; Roberta Romano, di Ingegneria Meccanica; Simona Vatinno di Ingegneria Informatica e dell’Automazione; Claudia Binetti di Mechanical Engineering; Federica Calò, di Ingegneria Informatica e Maria Grazia Francavilla, di Ingegneria Meccanica. All’incontro, moderato dalla giornalista Annamaria Ferretti, sono intervenute anche le professoresse Mariangela Turchiarulo, delegata del rettore al Placement e alla Comunicazione istituzionale; Annalinda Neglia, delegata alle Pari opportunità; Claudia Vitone, all’Orientamento.

C’erano, inoltre, la responsabile delle risorse umane di Snam, Paola Boromei, e, per gli uffici del Politecnico a supporto dell’iniziativa, Lucrezia Petolicchio (Placement) e Adriana Ruggiero (Borse di studio, premi di studio e laurea).

«Abbiamo inserito l’equilibrio di genere per gli organi sociali nel nostro statuto e siamo impegnati a far crescere il numero di donne in azienda – ha dichiarato il Ceo di Snam, Alverà (nella foto sotto)– anche grazie alla collaborazione con le università più prestigiose a livello internazionale, come il Politecnico di Bari». La donazione delle borse di studio Stem, infatti, nasce all’interno di una collaborazione già avviata tra l’azienda e il Politecnico e sfociata, lo scorso anno, in un accordo di ricerca e sviluppo per realizzare un innovativo prototipo di rete energetica autonoma a idrogeno verde. Proprio l’idrogeno è stato citato da Alverà a proposito delle nuove tecnologie che saranno decisive, per i prossimi anni, in vista dei grandi cambiamenti nel settore energia e trasporti.

«Voi dovete essere il motore di questo cambiamento – ha detto l’amministratore delegato di Snam alle studentesse del Politecnico – in un territorio, come il Mezzogiorno, ricco di potenzialità per lo sviluppo sostenibile di tutto il Paese».

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