Prototipi, ricerche e soluzioni sull’uso innovativo della pietra in architettura e design

Marmomac meets Academies 2023

57 edizione. Giuseppe Fallacara, Poliba, Direttore artistico del “Marmomac meets Academies”.

22 settembre 2023ù

La pietra, così antica, così moderna. La pietra, materia prima, interprete del pensiero creativo che gli da forma, diventa design. L’osmosi di trasformazione, favorita dall’inarestabile tecnologia, si riflette e propone soluzioni sempre più ardite in minor tempo. 

Questo cammino che dalla cava, porta la materia lapidea nell’architettura, diventa design, opera d’arte, troverà spazio al “Marmomac Meets Academies 2023 – Ricerche innovative e sperimentazioni sui materiali litici”, in programma alla 57 edizione del Marmomac 2023, a Verona dal 26 al 29 settembre. 

Curatore e Direttore artistico, è il prof. Giuseppe Fallacara del Politecnico di Bari, che da tempo, con il suo team, studia la stereotomia, le applicazioni, le interpretazioni, le sperimentazioni nel Dipartimento di Architettura, Ingegneria e Design. L’evento, internazionale in programma, che si avvale dei contributi di Alessandro Angione, Ilaria Cavaliere, Dario Costantino e Katia Gasparini, vede il convolgimento di numerose università: Politecnico di Bari, Istituto Italiano di Design, Dortmund University, Accademia Belle Arti di Verona, Università La Sapienza di Roma, Università di Porto, Florida Atlantic University, School of Architecture, Università di Auckland. L’appuntamento culturale proporrà  l’esposizione di diversi prototipi frutto di ricerche in corso. Studenti universitari e Centri di ricerca esporranno progetti nascenti e soluzioni riguardanti l’utilizzo della pietra e il uso innovativo in architettura e design.

Lo spazio espositivo creato – dice il prof. Fallacara – è composto da una grande ‘volta sospesa’, composta da elementi litici, al di sotto della quale ‘orbitano’ le diverse soluzioni prototipali delle università coinvolte. Inoltre, saranno presenti specifiche ricerche innovative rivolte alla pietra ricomposta a partire dagli scarti, ma anche l’uso della pietra sottile e quella stampata in 3D sino a quella ottimizzata strutturalmente. Tutte le  ricerche sono finalizzate all’uso eco-consapevole della preziosa materia litica”. 

La mostra inoltre, intende favorire un più stretto dialogo tra il mondo universitario della ricerca e sperimentazione con le aziende del comparto litico e di trasformazione. E’ previsto un ciclo di conferenze durante l’evento di apertura, 26 settembre.

I numeri della mostra:

21 prototipi (13 POLIBA). 

8 tematiche specifiche di ricerca: lavorazione tridimensionale complessa al CNC; dalle polveri e dalla melma alla stampa 3D; dagli scarti alla pietra ricomposta; abbinamento stampa 3D e pietra naturale; pietra sottile e rinforzi strutturali; pietra e luce; pietra e sensorialità; pietra e stereotomia.

Coinvolti: 10 università; 30 aziende; 30 tra docenti, ricercatori, dottorandi e studenti coinvolti.

Ufficio stampa Poliba

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