I laureandi del Politecnico di Bari discutono la tesi all’aperto, alla presenza dei propri familiari. Il Rettore Cupertino: «La didattica a distanza è un valido strumento, ma ora dobbiamo recuperare le attività in presenza».
La discussione all’aperto, il pubblico limitato ma caloroso, i maxischermi per illustrare i grafici e i disegni delle tesi. Le sedute di laurea sono tornate in presenza, ieri, al Politecnico di Bari. La prima sessione si è svolta in due turni, durante la mattinata e nel Campus universitario tornato a ripopolarsi (con le dovute prescrizioni di sicurezza), dopo i mesi di restrizioni legate al Covid 19.
La giornata si è svolta nell’atrio “Cherubini”, luogo tradizionalmente riservato agli eventi della comunità accademica, dov’è stato allestito un palco sul quale hanno preso posto i componenti della commissione e, a turno, i candidati, dell’area di Ingegneria. Al termine della seduta, ogni neodottore ha ricevuto la propria pergamena tra le fotografie di rito e i festeggiamenti.
«È bello ritrovarci, dopo tanti sacrifici, per condividere il momento della laurea nelle modalità tipiche dell’università» commenta il rettore, Francesco Cupertino. «La didattica a distanza – ha aggiunto il rettore – si è rivelata uno strumento fondamentale in pandemia e continueremo a farne uso anche dopo, ma allo stesso tempo dobbiamo recuperare, man mano che ne avremo la possibilità, tutte le occasioni di socialità, di confronto e di condivisione all’interno della comunità accademica».
Le prossime sedute sono state programmate per oggi, 8 giugno, domani 9 e giovedì 10 giugno, sempre nel Campus universitario. Venerdì 11, invece, toccherà alla sede del Politecnico a Taranto. Lunedì 14 e martedì 15 giugno, infine, ci saranno ulteriori due sessioni a Bari.