L’aridità è la chiave con cui leggere paesaggi fragili e a rischio

IASLA Arido, progetti e azioni per paesaggi lungimiranti

IASLA. Esperti della Società Scientifica Italiana di Architettura del Paesaggio al Poliba. L’architettura del paesaggio è un utile strumento per la pratica della rigenerazione dei territori e l’ottimizzazione  dell’uso di risorse sempre più limitate

22 novembre 2022

Il paesaggio, ad ogni latitudine, è un corpo in movimento. Si  modifica lungo la freccia del tempo e troppo spesso evidenzia l’azione antropica dell’uomo, diretta e indiretta. In esso si riflette la cultura delle genti che lo frequentano, lo vivono. Il tema del paesaggio, della sua conoscenza, delle sue caratteristiche, della sua promozione e tutela è divenuto attuale, da nord a sud, di particolare responsabilità.
I repentini cambiamenti climatici rappresentano una concreta e irreversibile minaccia a modifiche di porzioni di territorio sempre più vasti dal suo originario aspetto. Il fenomeno dell’aridità è uno di questi, fondamentale. 

Su di esso hanno focalizzato l’attenzione scientifica gli studiosi di IASLA (Italian Academic Society of Landscape Architecture), Società Scientifica Italiana di Architettura del Paesaggio a cui fanno capo docenti e ricercatori di molti atenei della penisola. Gli esperti di IASLA convergeranno da tutta Italia al Politecnico di Bari nei prossimi 24 e 25 novembre per presentare studi e ricerche sul tema, “Arido, progetti e azioni per paesaggi lungimiranti”

La locandina del convegno annuale di IASLA – Italian Academic Society of Landscape Architecture)

Se in senso stretto l’aridità designa la mancanza di acqua, in termini estesi può comprendere situazioni di scarsità o esaurimento di risorse. I contributi che saranno presentati esploreranno le condizioni storiche, culturali, tecniche e ambientali che gravitano attorno ad un concetto di aridità declinabile in modi diversi: da ambiti geografici storicamente connotati da fenomeni siccitosi a situazioni più recenti indotte dai complessi fenomeni del cambiamento climatico; da politiche e azioni di sfruttamento territoriale estrattive e non lungimiranti a situazioni geografiche e storiche di riduzione  della fertilità dei suoli alla contrazione delle risorse disponibili, quali esse siano. 

L’aridità, secondo molti ricercatori, rappresenta la chiave con cui leggere paesaggi fragili e a rischio inaridimento, nelle sue più varie accezioni. Contemporaneamente l’architettura del paesaggio può rappresentare un utile strumento per la pratica della rigenerazione dei territori e l’ottimizzazione dell’uso di risorse sempre più limitate anche in scenari estremi.
La conoscenza del  paesaggio insomma, resta innanzitutto e comunque un esercizio di cultura indispensabile per immaginare il suo futuro. 

Il programma. Il convegno annuale di IASLA avrà inizio giovedì, 24 novembre, ore 14,30, presso l’aula magna del Dipartimento di Architettura, Costruzione e Design (ArCoD) – campus universitario. Apertura e saluti istituzionali Giulia Annalinda Neglia, Politecnico di Bari, Daniela Colafranceschi, Presidente IASLA, Loredana Ficarelli, Prorettrice Politecnico di Bari, Tommaso Giorgino, Presidente AIAPP Puglia, Giuseppe Fallacara, Coordinatore corso di dottorato in Progetto per il Patrimonio, Carlo Moccia, Direttore ArCoD.
L’evento proseguirà il giorno dopo, venerdì, 25 novembre, ore 9,00 con i saluti istituzionali di Antonio Decaro, Sindaco di Bari, Francesco Cupertino, Rettore Politecnico di Bari, Cosimo Damiano Mastronardi, Presidente Ordine Architetti della Provincia di Bari, Attilio Petruccioli, Bibliotheca Orientalis.
Conclusioni, ore 13,15.

Ufficio stampa Poliba

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