L’Acquedotto Pugliese si affida al Politecnico per valorizzare il proprio patrimonio storico e artistico

Palazzo dell'Acqua - Bari - Ingresso principale

L’attività, oggetto di una convenzione, è stata ufficializzata dal Presidente, Simeone di Cagno Abbrescia, e dal Rettore, Francesco Cupertino

La catalogazione, il progetto di restauro e la conservazione del patrimonio storico-artistico di Acquedotto Pugliese insieme alla quantificazione del valore degli arredi artistici, realizzati da Duilio Cambellotti (1876-1960) per il Palazzo dell’Acqua. È l’obiettivo del protocollo d’intesa sottoscritto tra Acquedotto Pugliese e Politecnico di Bari/Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura, da realizzarsi nel giro di un anno anche attraverso l’attivazione di borse di studio destinate agli allievi.

L’accordo siglato dal presidente di Aqp, Simeone di Cagno Abbrescia, e dal Rettore, Francesco Cupertino, nella sala del consiglio del Palazzo dell’Acqua, impreziosita dagli affreschi di Duilio Cambellotti, s’inserisce nell’intensa e proficua sinergia in atto tra le due istituzioni. Sinergia formalizzata in un apposito accordo quadro che prevede il contributo scientifico del Politecnico in una serie di attività, con l’obiettivo di aggiornare e valorizzare l’identità di Aqp e offrire impulso a una moderna vision aziendale, basata sulla centralità del servizio ai cittadini, nel segno di uno sviluppo sostenibile del territorio. 

Il presidente di Aqp, Simeone di Cagno Abbrescia (a sinistra) ed il Rettore, Francesco Cupertino, firmano l’accordo nella sala del consiglio del Palazzo dell’Acqua.

“Il protocollo d’intesa con il Politecnico di Bari testimonia quanto l’Acquedotto Pugliese sia attento a potenziare contatti e scambi culturali con una delle principali istituzioni formative del territorio, con cui è già in essere un’intensa collaborazione. La nostra azienda è depositaria di un grande patrimonio storico e artistico, dai documenti alle foto sino agli arredi di Duilio Cambellotti realizzati per il nostro palazzo. Un patrimonio che necessita di una riorganizzazione e valorizzazione, per una migliore e maggiore fruibilità da parte dei cittadini. Un obiettivo per il quale non potevamo non affidarci all’esperienza e alla competenza scientifica del Politecnico”, afferma il presidente di AQP, Simeone di Cagno Abbrescia.

“La Facoltà di Ingegneria, sin dalle sue origini – osserva il Rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino ha sempre avuto uno storico, fondamentale rapporto di collaborazione con Acquedotto Pugliese. Rapporto che si è evoluto, intensificato, arricchito, in tempi più recenti, grazie alle competenze scientifiche apportate dai corsi di Architettura e Design Industriale. Il patrimonio artistico e documentale di AQP è di straordinario valore e trova nell’opera di Duilio Cambellotti, una preziosa sintesi. Tale patrimonio va preservato, documentato con cura, raccontato, perché memoria storica e patrimonio culturale di tutti”.

Ma vediamo cosa prevede nel dettaglio il protocollo d’intesa. L’Acquedotto Pugliese possiede un ingente patrimonio storico, artistico e fotografico: oltre ai 500 pezzi, tra arredi e complementi di arredo, ispirati al mondo dell’acqua e realizzati su disegno di Duilio Cambellotti, nella maggior parte restaurati ed esposti nel museo o utilizzati negli uffici del palazzo, occorre contare le 5.000 lastre fotografiche in vetro, le centinaia di fotografie risalenti agli anni ’50 – ’80, un fondo cinematografico composto da bobine di film in bianco e nero, i numerosi rotoli di progetti su carta lucida, le migliaia di documenti storici cartacei. Un vasto e interessante repertorio di beni che, tutti insieme, descrivono la lunga e luminosa storia di Acquedotto Pugliese: più di cento anni di gloriose pagine di emancipazione e di benessere per le comunità dei cittadini pugliesi. 

La sala consiglio di Palazzo dell’Acqua, sede di Acquedotto Pugliese a Bari.

Una mole davvero notevole di beni, tra quelli di carattere storico e culturale e gli altri di particolare valore artistico, per i quali il Politecnico dovrà progettare e organizzare l’archivio unitamente alle attività di inventariazione, restauro e conservazione.

Una fitta agenda di interventi che si svolgeranno secondo un dettagliato cronoprogramma di lavoro. A cominciare dai primi sopralluoghi e dalle analisi conoscitive preventive, che saranno svolti già dai prossimi giorni da parte di docenti e formatori del Politecnico presso le sedi di Acquedotto Pugliese. Responsabili per l’esecuzione e la gestione di tutti gli aspetti tecnici e scientifici delle attività oggetto della convenzione sono per il Politecnico, il prof. Gian Paolo Consoli e Ph. D. Antonio Labalestra, e per l’Acquedotto Pugliese, la dott.ssa Caterina Quagliarella.

Ufficio stampa Poliba

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