La lezione del famoso architetto, dedicata alle “Visioni di forestazione urbana”, ha rilanciato anche il tema del rapporto tra la città e il mare
Integrare l’architettura con la natura vivente. Una nuova concezione della città e dell’abitare apre un dibattito nella comunità accademica e professionale. L’occasione è stata la lectio magistrale che l’architetto Stefano Boeri ha tenuto lo scorso 6 febbraio al Politecnico di Bari. La lezione, dal titolo Green Obsession, visioni di forestazione urbana, si è svolta nell’aula magna del Dipartimento di Architettura, Costruzione e Design ed è stata un successo di pubblico, con la partecipazione di tanti docenti, studenti universitari e di scuola superiore, cittadini che hanno ascoltato la lezione, incuriositi dalle teorie di Boeri sulla integrazione tra architettura e natura vivente.
Partendo dall’esperienza di progetti già realizzati o in corso d’opera in Italia e all’estero – tra cui il famoso “Bosco verticale” di Milano – Boeri ha illustrato il suo nuovo progetto da realizzare sul lungomare Vittorio Veneto di Bari, soffermandosi su alcuni temi come la riduzione dell’effetto “isola di calore” (ossia, il surriscaldamento delle città), la regolazione del microclima e dell’umidità, l’assorbimento di polveri sottili e di CO2. La sua lezione, infatti, è stata soprattutto l’occasione per avviare un dibattito sul tema della cosiddetta “forestazione urbana” con il mondo universitario e delle professioni. Inoltre, ha riaperto l’antico dibattito del rapporto tra la città e il suo mare, tra potenzialità inespresse e visioni di un futuro possibile.
Dopo il benvenuto del rettore, Francesco Cupertino, sono intervenuti il direttore del Dipartimento di Architettura, Costruzione e Design, Carlo Moccia; il Presidente della Federazione Regionale degli Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Puglia, Paolo D’Addato; il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari, Umberto Fratino e la presidente della Consulta per l’ambiente del Comune di Bari, Antonella Calderazzi. Per il Comune è intervenuto il vicesindaco, Eugenio Di Sciascio.
Boeri ha raccontato la genesi e lo
sviluppo di alcune grandi opere realizzate sulla base dei suoi progetti: Trudo
Verticale Forest inaugurato a Eindhoven, nei Paesi Bassi, nel 2021, che
rappresenta il primo Bosco Verticale realizzato per il social housing. Sempre
riferendosi ai Paesi Bassi, l’architetto e docente (Boeri è professore
ordinario di Urbanistica al Politecnico di Milano) ha parlato anche del Bosco
verticale di Wonderwoods a Utrecht (in costruzione). Tra fotografie, schizzi e
rendering, Boeri ha poi parlato dei suoi progetti in Belgio, Cina, Svizzera,
Albania, Egitto. E anche di ulteriori progetti in Italia (Treviso, Prato,
Cagliari).
A Bari, il suo progetto prevede un
edificio di 8 piani di altezza con circa 150 appartamenti, con piante e alberi
lungo le terrazze e le logge e nel nuovo parco che dovrà essere realizzato, con
oltre 200 alberi e quasi 20 mila tra arbusti ed erbacee idonee ad integrarsi
nel contesto climatico e ambientale barese.
Il rettore, Francesco Cupertino ha introdotto Boeri sottolineando i molti interessi in comune, sui temi-chiave per lo sviluppo delle città nei prossimi anni: «Mobilità sostenibile, energia e tutela del patrimonio sono le nostre priorità di ricerca – ha detto il rettore – e non caso in questi anni il Politecnico di Bari è entrato nelle grandi reti nazionali di ricerca su questi temi. Oggi facciamo parte del centro nazionale per la mobilità sostenibile in ambito PNRR – ha spiegato Cupertino – all’interno del quale coordineremo la ricerca sui nuovi combustibili, come l’idrogeno e i servizi digitali per la mobilità. In ambito energia – ha aggiunto – siamo capofila nazionale nell’unico progetto PNRR finanziato dal ministero dell’Università sul tema delle energie verdi del futuro. Dobbiamo immaginare – ha proseguito il rettore – degli edifici che non siano più solo energivori, ma produttori di energia e di servizi per il resto della città».
A proposito di ricerca, di rapporti con le imprese, di nuovi strumenti per facilitare l’innovazione e valorizzare i giovani talenti, il rettore ha poi richiamato il progetto del Parco dell’Innovazione, un campus aperto alla città e alle imprese, dove potenziare le attività di ricerca e trasferimento tecnologico, con un focus sulla rigenerazione urbana. Di qui, il collegamento con il Comune di Bari e con i piani di sviluppo per i prossimi anni. Il vicesindaco Eugenio Di Sciascio, a cui il rettore ha poi ceduto la parola, ha infatti sottolineato «il grande interesse dell’amministrazione comunale per numerosi progetti che proiettano la città di Bari nel futuro. Una per tutti Costa Sud – ha detto Di Sciascio – che sarà una riapertura della città verso il mare, un progetto che nasce con l’idea di un grande parco lungo la direttrice sud della nostra città».