IL BOOM DEI MONOPATTINI IN SHARING: UN FENOMENO URBANO DA STUDIARE

Il Politecnico di Bari, in collaborazione con un’azienda leader del settore, studierà i meccanismi di scelta dei mezzi a noleggio. L’obiettivo dell’accordo è migliorare continuamente i servizi di mobilità sostenibile

Li vediamo ormai ovunque, per le strade delle nostre città. Maneggevoli, divertenti, scattanti quanto basta per potersi muovere agilmente nel traffico, i monopattini elettrici sono sempre più utilizzati per i piccoli spostamenti urbani.

Un boom che oltre a scatenare la creatività di progettisti, designer, esperti di marketing e strategie commerciali, sta facendo emergere anche interessi scientifici. Lo dimostra la collaborazione avviata dal Politecnico di Bari con Bit Mobility, azienda di Verona specializzata nel settore della micromobilità sostenibile, presente in Puglia, come in altre regioni italiane, con i propri mezzi a noleggio.

«Si tratta di un fenomeno nuovo, esploso l’estate scorsa, in risposta alla riapertura post-lock down, per cui vogliamo studiarlo dal punto di vista sociale» dichiara Michele Ottomanelli (nella foto sotto), professore ordinario di Trasporti, responsabile scientifico di una recente convenzione tra il Politecnico e l’azienda veneta. «La società – spiega il docente – ci fornirà i dati di utilizzo dei monopattini nelle città in cui il servizio di sharing è attivo, e noi metteremo in relazione i comportamenti di scelta con le caratteristiche dei territori e le diverse realtà (città turistiche o d’arte, aree metropolitane, ecc.) per capire quali sono i maggiori poli di attrazione, i percorsi e i meccanismi con i quali i monopattini vengono utilizzati».

I risultati dello studio potranno poi essere discussi in una conferenza scientifica sul tema delle mobilità sostenibile e, in particolare della microsostenibilità urbana, che coinvolgerebbe professori, ricercatori, professionisti del settore, imprenditori.

«Per il Politecnico di Bari, si tratta di un’attività in linea con i grandi obiettivi strategici che il nostro ateneo si è dato per i prossimi anni» dice il rettore, Francesco Cupertino (nella foto qui sotto a destra). Tra le priorità del suo programma di governo, infatti, la mobilità sostenibile è uno dei temi su cui si fonda la politica di collaborazione tra pubblico e privato, per lo sviluppo del Territorio e del Paese. «In un mondo in cui sono in corso grandi cambiamenti nell’’economia e nella società – spiega Cupertino– noi rappresentiamo l’unico Politecnico del Sud Italia, per cui sentiamo il particolare dovere di sostenere questi processi di innovazione, attraverso la ricerca e l’innovazione tecnologica».

L’accordo tra Politecnico e Bit Mobility, infatti, è una convenzione quadro per la collaborazione a programmi di ricerca di comune interesse, finalizzati al trasferimento tecnologico e all’innovazione. Sono previste anche attività di formazione, che coinvolgerebbero eventualmente anche gli studenti, sui temi della sostenibilità.

Per realizzare la convenzione, quindi, si potrà avviare successivi accordi attuativi. L’attività di collaborazione segue ad una prima iniziativa già realizzata nel mesi scorsi, un accordo che consente a dipendenti e studenti del Politecnico di utilizzare i monopattini elettrici di Bit Mobility a tariffe agevolate. 

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