Carlo Messina, CEO e leader di Intesa Sanpaolo, neo Ingegnere Gestionale del Politecnico di Bari

Honoris Causa, consegna del diploma a Carlo Messina

Laurea Honoris Causa. La cerimonia venerdì, 14 ottobre, nell’aula magna del Dipartimento di Architettura, Costruzione, Design del Poliba.

14 ottobre 2022

Come sarà l’economia del prossimo futuro che ci attende dietro l’angolo all’ombra di cambiamenti epocali, globali in corso? Carlo Messina, consigliere delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, uno dei gruppi bancari più importanti d’Europa e da oggi neo Ingegnere Gestionale del Politecnico di Bari, è fiducioso. Ad un 2022 positivo per il nostro Paese – dice – seguirà un 2023 con un PIL in ritirata che dovrà servire però da rilancio dell’economia nel 2024. E così, come in una sequenza immaginata, l’arco dell’economia italiana dovrà tendersi e indietreggiare con la sua freccia dello sviluppo per il 2023 per scoccare in avanti nel 2024. Il sud – secondo Messina – ha grosse potenzialità, ognuno però, deve fare la propria parte aggiunge. Intesa Sanpaolo vuole contribuire con propri investimenti sui territori del sud per valorizzare le sue energie che sono anche dell’intero Paese.

Ma cosa pensa della laurea ricevuta dal Politecnico di Bari? “E’ un grande riconoscimento di cui sono veramente orgoglioso” – dice il leader di Intesa Sanpaolo”. Il Politecnico di Bari indubbiamente è una istituzione eccellente. Rappresenta un punto di forza per tutto il sud e anche il posizionamento in questi nuovi progetti finalizzati all’energia come leader, da una chiara capacità di avere una visione strategica per il futuro. Questo è il polo dell’energia e rappresenta il settore più importante su cui fare leadership fra tutti gli altri atenei. Qui c’è un potenziale enorme e anche un ottimo corpo docente e un ottimo rettore”.

Queste considerazioni hanno trovato spazio nella cerimonia di questa mattina nell’aula magna del Dipartimento di Architettura, Costruzione, Design (ex Dicar) del Poliba dove ha avuto luogo la cerimonia di consegna del diploma di laurea magistrale in Ingegneria Gestionale, al CEO di Intesa Sanpaolo. Il Rettore, Francesco Cupertino ha dato inizio alla cerimonia con la presentazione dell’ateneo, sottolineando il ruolo di spicco del Poliba tra le università italiane sul palcoscenico internazionale sulla base delle diverse classifiche internazionali e nazionali, come indicato dall’ANVUR – Agenzia Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca. La storia del Politecnico – è stato detto – è una storia recente se misurata con ben più antichi atenei ma che con caparbietà e lavoro si è imposto all’attenzione del territorio regionale e nazionale nei suoi trent’anni di vita, divenendone punto di riferimento scientifico accreditato e riconosciuto. Per molti versi ha anticipato le necessità del presente. “Nel 1997 ha ricordato il rettore lanciammo Ingegneria Gestionale, punto di contatto tra il mondo dell’ingegneria e quello economico-finanziario. Grazie all’intuizione del prof. Gianfranco Dioguardi, accettammo la sfida di formare professionisti esperti nella gestione d’impresa, mettendo insieme competenze differenti ma integrabili tra loro. Quello che era già chiaro altrove, in primis Usa e Regno Unito, in quegli anni iniziava a farsi strada anche in Italia e noi eravamo pronti a cogliere la sfida”. Quel cammino di innovazione e sguardo al futuro non si è interrotto – ha continuato – e nel corrente 2022 è pronto a partire il corso di laurea magistrale in Trasformazione digitale, per andare incontro alle necessità delle imprese. Esso è dedicato a studenti, anche di area umanistica, interessato ad aggiungere alla formazione di base una nuova capacità di comprendere e utilizzare gli strumenti digitali. Siamo certi che questa contaminazione sarà la chiave per accedere più facilmente al nuovo mercato del lavoro”. 

La prof.ssa Ilaria Giannoccaro, ordinario di ingegneria economico-gestionale, nella partecipata laudatio ha ricordato lunghi tratti e caratteristiche del percorso professionale di Carlo Messina. Nato a Roma, 60 anni, ma con origini materne andriesi, è banchiere e dirigente d’azienda e dal 2013 consigliere delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, il maggiore istituto bancario italiano, tra i primissimi gruppi bancari dell’eurozona. Laurea in Economia e Commercio presso l’Università LUISS “Guido Carli” di Roma nel 1987, Messina ha iniziato la sua carriera in Banca Nazionale del Lavoro. Nel 1996 passa al Banco Ambrosiano Veneto dove diventa Dirigente Responsabile del Servizio Pianificazione. In Banca Intesa, dal 1998 percorre la carriera interna sino a Direttore Centrale Responsabile della Direzione Pianificazione e Controllo. In Intesa Sanpaolo dal 2007, nel 2013, assume le cariche di direttore generale, responsabile della Divisione Banca dei Territori, consigliere delegato e CEO nel Consiglio di Gestione. Successivamente ricopre le cariche di consigliere delegato e CEO nel consiglio di amministrazione e di direttore generale. Nell’ambito del settore bancario europeo è Nominato Best CEO in the European banking sector negli anni 2017 e 2020 secondo la Classifica stilata da “Institutional Investor”. Docente di Economia degli Intermediari Finanziari presso la Luiss Business School e Finanza Aziendale presso l’Università Politecnica delle Marche è membro del Comitato Esecutivo dell’ABI, Consigliere dell’Università Bocconi, Visiting Fellow presso la Oxford University, Said Business School, Centre for Corporate Reputation. Numerosi i riconoscimenti. Tra questi: Premio “Guido Carli”, banchiere dell’anno (2015) – Milano Finanza Global Awards; Executive Master in Finance Honoris Causa (2016) – CUOA Business School; Corporate Social Responsibility Award (2017) – Foreign Policy Association; Premio Guido Carli (2018) – Fondazione Guido Carli;  Cavaliere del lavoro (2017).

E’ stato invece, il prof. Giuseppe Carbone, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Matematica, Management a riassumere il percorso e le motivazioni che hanno indotto dapprima il Dipartimento, poi il Senato Accademico del Politecnico a riconoscere a Carlo Messina la laurea magistrale in Ingegneria Gestionale. Questa la motivazione: “Per l’elevato profilo culturale nel campo dell’economia, del management e del contributo da lui dato allo sviluppo di strumenti operativi per il sistema bancario e finanziario italiano”.

E seguita la Lectio magistralis di Carlo Messina su “Un nuovo Mezzogiorno per l’Italia di domani e il ruolo di Intesa Sanpaolo per la crescita e la coesione” che ha incluso diversi temi: Economia e Mezzogiorno; il Mezzogiorno al centro del Mediterraneo; cambiamenti globali e impatti; fare del Sud un vero hub logistico europeo; Intesa Sanpaolo e il Mezzogiorno, leva indispensabile per crescita e coesione.
Gli applausi, le foto di rito, la consegna della pergamena di laurea del Rettore, Francesco Cupertino all’insigne neo Ingegnere del Politecnico, hanno concluso il prestigioso evento accademico.

Qualche dato su Intesa Sanpaolo
Il Gruppo ha un forte radicamento nel Sud Italia per origini storiche grazie all’eredità del Banco di Napoli. Quest’ultimo venne assorbito in Sanpaolo IMI alla fine del 2002 e, cinque anni dopo, con l’ulteriore fusione tra Sanpaolo IMI e Banca Intesa, entrò a far parte del maggior gruppo bancario italiano: Intesa Sanpaolo.
La Banca impiega nel Mezzogiorno circa 12.000 persone ed è presente con circa 800 sportelli.
Nel primo semestre del 2022, Intesa Sanpaolo ha erogato oltre 5,5 miliardi di euro a famiglie e imprese meridionali. Nel Mezzogiorno, inoltre, il Gruppo detiene il 22,6% della quota di mercato degli impieghi, il 30,8% dei mutui e il 46,9% del credito alle imprese. La raccolta indiretta è pari al 22,7%. Una delle leve di crescita del territorio è rappresentata dal supporto alle filiere produttive: nelle regioni del Mezzogiorno sono oltre 150 (pari al 18% di quelle nazionali), a cui corrispondono oltre 3.000 fornitori collegati, per un giro d’affari complessivo di oltre 14 miliardi di euro e oltre 13.000 dipendenti.

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