Riparte il programma di AReSS per la formazione dei dirigenti medici. Coinvolte tutte le università pugliesi
15 settembre 2022
Trasformazione digitale, applicazioni di intelligenza artificiale, indicatori di qualità delle prestazioni e gestione personalizzata del paziente. La sanità pubblica pugliese vuole stare al passo con i tempi, familiarizzando con le tecnologie e le strategie aziendali più innovative e il Politecnico di Bari mette a disposizione le sue molteplici competenze, per formare i nuovi dirigenti del settore. «Vogliamo portare la nostra esperienza scientifica nel campo della medicina» ha detto il rettore, Francesco Cupertino, intervenendo ieri alla riunione di avvio del nuovo programma di formazione manageriale per la dirigenza del sistema sanitario pugliese.
Si tratta della nuova edizione di un progetto iniziato nel 2018, promosso da AReSS – Agenzia Regionale Strategica per la Salute e il Sociale in collaborazione con il Coordinamento Universitario regionale per la Formazione Superiore in Salute ed in Sociale (CURSuS), del quale fanno parte l’ISS – Istituto Superiore della Sanità- ISS e le università della regione.
All’incontro, infatti, hanno partecipato il direttore generale dell’ AReSS, Giovanni Gorgoni; i rettori Cupertino e Antonello Garzoni (Università Lum “Giuseppe Degennaro”); i professori Giuseppe Carrieri, prorettore dell’Università di Foggia e Nicola Grasso, delegato del rettore dell’Università del Salento. Per l’Università di Bari “Aldo Moro” c’erano i professori Carlo Sabbà, direttore del Dipartimento interdisciplinare di Medicina; Alessandro Dell’Erba, presidente della Scuola di Medicina. Presente anche Elio Borgonovi, della Bocconi, esperto di management pubblico e programmazione sanitaria, in qualità di coordinatore scientifico del progetto.
L’obiettivo, per tutti, è insegnare agli aspiranti nuovi manager della sanità metodi di lavoro in linea con la trasformazione tecnologica in atto e con i nuovi standard di qualità, trasparenza ed efficienza del settore pubblico. Il direttore generale e quello sanitario sono le principali figure da formare. Ai nastri di partenza, per l’edizione 2022 dei corsi, ci sono 53 aspiranti manager e l’inizio delle attività è previsto per il mese prossimo.
Il metodo è multidisciplinare – come ha evidenziato il rettore Cupertino – perché si mettono insieme competenze diverse, grazie alla presenza di docenti e ricercatori universitari di aree differenti, per integrarle con quelle sanitarie. Si spazia, dunque, dalle novità in materia di tutela della privacy alla valutazione delle performance e definizione di obiettivi, dalla redazione di un progetto alla comunicazione efficace con i pazienti.
I docenti del Politecnico, in particolare, si concentreranno sulla digitalizzazione dei processi, l’utilizzo di big data per l’analisi e l’interpretazione dei dati, l’intelligenza artificiale applicata alla medicina ospedaliera e personalizzata. «Con la quota di finanziamento assegnata al Politecnico (ogni ateneo riceve i fondi in base alle attività formative proposte), stiamo sviluppando anche dei progetti di ricerca per applicazioni innovative» spiega la professoressa Nunzia Carbonara, docente del Politecnico e componente del comitato scientifico del CURSuS.
Parallelamente, sempre in ambito Politecnico si lavora su temi affini anche nell’ambito di due dottorati di ricerca. I temi della nuova sanità, sempre più tecnologica, efficiente e personalizzabile, trovano dunque sempre più spazio nelle attività scientifiche del mondo accademico.