Vocazioni e motivazioni d’area Stem: STORIE DI DONNE PER L’ORIENTAMENTO

Aumentare la presenza femminile è uno degli obiettivi del Politecnico di Bari per i prossimi anni. Un progetto a cui partecipano anche importanti partner privati

Hanno ottimi curriculum scolastici, seguono un eccellente percorso universitario e si laureano nei tempi previsti. Spesso a pieni voti. Sono le studentesse di area STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), espressione di un mondo dalle grandi potenzialità ma che ha bisogno di essere sostenuto, per crescere come merita. In Italia, infatti, solo uno studente STEM su quattro è donna (dati dell’Osservatorio della Fondazione Deloitte).

«Oggi non è più ammissibile leggere nei sondaggi che si rinunci a intraprendere questi percorsi a causa di percezioni stereotipate di inferiorità di genere» – dichiara la professoressa Claudia Vitone (nella foto sotto), del Politecnico di Bari, Delegata del Rettore all’Orientamento. «Per questo – aggiunge – è nato Stem4Women». Si tratta di un progetto articolato che comprende iniziative di orientamento formativo, informativo e vocazionale, perché le studentesse acquisiscano maggiore consapevolezza delle proprie capacità e delle prospettive professionali future.

«Siamo partiti dai numeri delle immatricolazioni, verificando che la presenza femminile è circa del 20% rispetto al totale, nonostante sia aumentata negli ultimi anni», spiega la professoressa Vitone, ideatrice del progetto insieme alle colleghe Mariangela Turchiarulo, Delegata al Placement e alla Comunicazione istituzionale e Annalinda Neglia, Delegata al Welfare e Pari opportunità,

«Facciamo un lavoro di squadra puntando ad un obiettivo comune – riprende Vitone – e ci riusciamo perché condividiamo la stessa idea di pari opportunità. Come unico Politecnico nel Sud Italia – aggiunge la docente – sentiamo particolarmente il dovere di promuovere e concretizzare una cultura di genere che valorizzi le competenze e le legittime ambizioni delle nostre studentesse». Stem4Women è dunque un cantiere multidisciplinare, in pieno svolgimento. Il progetto è stato presentato lo scorso 3 marzo con un primo evento, svoltosi on line, dal titolo “Storie di donne Politecniche”.

L’incontro, coordinato dalla giornalista Annamaria Ferretti (nella foto sotto), ha permesso alle ragazze delle scuole superiori di ascoltare e confrontarsi con studentesse, ricercatrici e docenti del Politecnico di Bari. I racconti dei successi e delle affermazioni nei settori della ricerca, della docenza e anche del governo dell’Ateneo, come testimoniato dalla professoressa Loredana Ficarelli, Prorettore Vicario del Politecnico di Bari, si sono alternati a storie di vita privata, aneddoti e domande da parte delle studentesse.

«È nostra convinzione – commenta la professoressa Vitone – che tali azioni di orientamento contribuiscano particolarmente a restituire all’Università pubblica il ruolo di sviluppo equilibrato e sinergico, strumento democratico e di avanzamento sociale». Significativo appare al riguardo il commento pubblicato sulla pagina Facebook del Liceo Classico Leonardo da Vinci, di Molfetta.

Al termine dell’evento “Storie di donne Politecniche” la studentessa Martina Mastropierro ha infatti scritto in un post: «Abbiamo ascoltato, per la prima volta, non solo nomi di materie e di corsi, ma esperienze di vita di docenti, dottorande, studentesse dei corsi di laurea del Politecnico di Bari, che con passione hanno seguito i loro sogni, gli stessi che molte di noi tengono nascosti. Non hanno nascosto le difficoltà ma … ci hanno dimostrato che siamo in grado di fare ogni cosa. È stata una esperienza che ci ha formate e speriamo davvero di trovare la forza e la determinazione giusta per affrontare un percorso impervio quanto gratificante, come queste donne».

Il post della studentessa su Facebook

Altre iniziative, sempre in area STEM, sono in corso e coinvolgono anche partner importanti del Politecnico. Un esempio è il progetto IBM “Nerd – Non è Roba per Donne”, cui il Politecnico aderisce e che coinvolge centinaia di studentesse delle scuole superiori in percorsi di formazione e orientamento ai nuovi profili professionali digitali. Da segnalare anche le borse di studio per studentesse di area STEM che Snam, una delle principali aziende di infrastrutture energetiche al mondo, ha donato di recente al Politecnico di Bari.

Nelle prossime tappe di Stem4Women saranno coinvolti rappresentanti del mondo delle istituzioni, delle imprese e delle professioni, consentendo alle ragazze di confrontarsi ancora con donne che hanno scelto un percorso di studi STEM e apprendere i fondamenti di alcune discipline-chiave attraverso lezioni, attività seminariali, interviste, esperienze laboratoriali, gaming.

Alcuni eventi, in particolare, saranno un mix di orientamento formativo tradizionale e sviluppo delle soft skills (competenze trasversali). Inoltre, saranno introdotti i concetti fondamentali di differenze di genere e politiche di genere quali opportunità per l’avanzamento della conoscenza nelle discipline STEM, con momenti di autoverifica delle proprie capacità tecniche e colloqui motivazionali.

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