Master II livello. Cerimonia di consegna dei diplomi al Politecnico. Eterogenea la loro provenienza formativa: da ingegneria a economia, da giurisprudenza a scienze sino a psicologia e relazioni internazionali
6 novembre 2022
Conoscere tecniche e strumenti manageriali utili per comprendere e gestire i processi di economia circolare lungo l’intero ciclo di vita; progettare e gestire efficacemente strategie di economia circolare con riferimento a eco-design, simbiosi industriale, supply chain, riciclo e riuso dei rifiuti sono strumenti di conoscenza indispensabili per gestire i cambiamenti in corso.
Le emergenze degli ultimi anni infatti, associate all’incessante consumo di risorse naturali non rinnovabili e al crescente inquinamento ambientale, ma soprattutto l’attuale crisi economica, causata dalla pandemia di COVID-19 e dalla guerra in Ucraina, hanno reso sempre più evidente l’urgenza di affrontare la sfida di uno sviluppo sostenibile. Nel mondo attuale, globale e iper-connesso, occorre ripensare radicalmente il paradigma economico. L’economia circolare, al centro delle politiche europee e componente fondamentale del European Green Deal, raccoglie questa sfida. In Italia è oggetto di diverse azioni e molti degli investimenti previsti nel PNRR sono indirizzati verso progetti di economia circolare.
Per affrontare la trasformazione in corso il Politecnico di Bari (Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Matematica, Management) in collaborazione con la Scuola di Alta Formazione e Studi Specializzati di Taranto, ha messo in campo per primo (a.a. 2020-21), per il sud, il Master annuale di II livello in Economia Circolare. 1500 ore per 60 crediti formativi hanno caratterizzato il percorso formativo del Master, arricchito da stages, 21 forum sincroni, supportato da 23 docenti, 20 organizzazioni partner, 18 borse di studio finanziate da Acquedotto Pugliese, Confindustria Bari e BAT Sezione Meccanica, Elettrica ed Elettronica, Andriani, La Lucente, Tecnomec, Frulli.
A conclusione del percorso, 46 corsisti, in una apposita cerimonia, tenutasi lo scorso 26 ottobre presso la sede del rettorato del Politecnico, hanno ricevuto il diploma di master in Economia Circolare, i primi del Politecnico di Bari. La loro provenienza formativa (laurea magistrale o specialistica) è stata eterogenea: da ingegneria a economia; da giurisprudenza a scienze sino a psicologia e relazioni internazionali.
La cerimonia di consegna ha visto la partecipazione del Rettore, Francesco Cupertino, della prof.ssa Ilaria Giannoccaro, Coordinatrice, componente del Consiglio scientifico, che ha presentato i risultati del master. Sono intervenuti inoltre, Cesare de Palma, Presidente Sezione Meccanica, Elettrica ed Elettronica Confindustria Bari e BAT, Piero Scrimieri, Direttore Risorse Umane e Organizzazione di Acquedotto Pugliese S.p.A., Simona D’Amoja, Giuseppe Rizzi, Teodora Russo in rappresentanza dei corsisti. Presenti inoltre, gli altri componenti del Consiglio scientifico del Master, proff. Giuseppe Carbone, Gianluca Percoco, Pierpaolo Pontrandolfo.
L’approfondimento con il responsabile scientifico del Master
Prof.ssa Giannoccaro, quali sono i risultati più importanti ottenuti dal master sul piano formativo e della spendibilità?
Il Master ha fornito ai 46 corsisti gli strumenti manageriali e le conoscenze tecniche fondamentali per guidare il processo di trasformazione del business da un modello lineare ad uno circolare ed implementarlo con successo. È stata privilegiata un prospettiva trasversale, approfondendo le molteplici strategie di economia circolare a disposizione delle aziende interessate ad innovare il modello di business in ottica circolare, sia dal lato della produzione sia da quello del consumo e sono stati illustrati i principali strumenti adeguati alla loro implementazione.
Eterogenea la provenienza culturale dei partecipanti. Dato di non poco conto per un ateneo scientifico-tecnologico…
Il master ha riscontrato l’interesse prevalentemente di professionisti laureati magistrali in discipline tecniche e manageriali, ma anche in scienze giuridiche ed ambientali, che hanno avuto la possibilità di arricchire e sviluppare nuove competenze in ottica “green” sulla chiusura dei cicli, sulle strategie da implementare, le tecnologie disponibili e gli strumenti per pianificare e misurare la circolarità.
E sul piano accademico, in ottica Poliba?
Il Poliba ha arricchito la sua offerta formativa portandosi alla frontiera della formazione di alto livello, trattando una tematica di assoluto interesse e rilievo, dati i profondi cambiamenti in atto nel tessuto economico-sociale non solo italiano ma mondiale. Si è contributo a definire le skill e le competenze di una figura professionale del tutto nuova, il circular economy manager, capace di guidare il cambiamento dei processi economici ed organizzativi richiesti dal nuovo paradigma economico circolare e in grado di sviluppare e gestire con successo progetti di economia circolare all’interno di realtà organizzative e aziendali appartenenti a diversi settori produttivi.