Politecnico di Bari e Acquedotto Pugliese avviano un dottorato di ricerca industriale. «Formeremo i professionisti per la transizione energetica e digitale».
26 settembre 2023
L’obiettivo è formare i professionisti del cambiamento. Tecnici specializzati e manager di nuova generazione, in grado di governare la triplice transizione ecologica, energetica e digitale, grazie alle nuove competenze multidisciplinari e una forte preparazione sul campo.
Dalla collaborazione tra il Politecnico di Bari e l’Acquedotto pugliese nasce il dottorato di ricerca industriale in Change Management in Civil Engineering Infrastructures. Il progetto è stato presentato alla stampa oggi nella sede di Aqp dal suo presidente, Domenico Laforgia e dal rettore del Politecnico, Francesco Cupertino. Sono intervenuti anche i professori Orazio Giustolisi, coordinatore del dottorato e Leonardo Damiani, direttore del dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica del Politecnico.
Gli scenari in cui opereranno i nuovi professionisti saranno principalmente quelli del cambiamento climatico, della gestione efficiente delle risorse idriche, della digitalizzazione dei servizi, della tutela delle aree costiere.
Il dottorato industriale, della durata di tre anni, partirà a novembre a Bari e coinvolgerà 9 dottorandi, tra cui tre dipendenti di AQP . «La sinergia con Acquedotto Pugliese – ha commentato il rettore Cupertino – apre nuove prospettive per le aziende e per i nostri studenti. Insieme, stiamo valorizzando il dottorato di ricerca, che un tempo era considerato solo un titolo di accesso alla carriera accademica, ma che oggi diventa uno strumento potente per portare nelle imprese le competenze e le idee di giovani cha hanno talento per la ricerca applicata. Tutto questo – ha aggiunto Cupertino – aumenta anche la capacità del Politecnico di Bari di essere attrattivo sul piano internazionale, che è uno dei nostri obiettivi per i prossimi anni».
«Il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica – ha sottolinea il professor Damiani – è sempre più impegnato ad allinearsi con il mondo del lavoro e le sue esigenze, anche nell’area dell’Ingegneria Civile, intensificando i rapporti con i partner del territorio. Attraverso queste sinergie aumentiamo la capacità dell’ateneo di favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro».
Per il professor Giustolisi, «questa esperienza nazionale di PhD industriale, prima nel panorama italiano dell’ingegneria civile, mostra l’esistenza nell’Acquedotto Pugliese di energie e capacità che possono essere formate all’innovazione per gestire i cambiamenti di quest’epoca. È possibile supporre – ha concluso il docente – che altre aziende di gestione del sistema idrico integrato, e non solo, abbiano le stesse potenzialità da esplorare fra i dipendenti».