Insediamento del Rettore Francesco Cupertino.
Francesco Cupertino, eletto rettore a luglio scorso, si è insediato oggi nella sua carica alla guida del Politecnico di Bari per i prossimi sei anni. Per presentarsi alla comunità accademica, il neorettore ha scelto la modalità, del tutto innovativa per l’ateneo e per questo molto apprezzata, di una breve cerimonia di inizio mandato che si è svolta in mattinata, in un’affollata aula magna “Attilio Alto” nel Campus.
Ad affiancarlo c’erano il nuovo direttore generale del Politecnico, Anna Sirica, che ha terminato di recente un analogo incarico alla Agenzia spaziale italiana e la squadra dei delegati del rettore. Tra riconferme importanti, come Loredana Ficarelli nel ruolo di prorettore vicario e molte novità, Cupertino ha indicato quali saranno le linee guida del suo rettorato «avendo davanti a noi – ha detto – un futuro prossimo di grandi sfide e opportunità». Tre sono le priorità, come ha sottolineato il rettore, che dovranno essere sempre tenute in considerazione: Benessere, Qualità, Sviluppo.
«Maggiore concretezza daremo al benessere e alla qualità» – ha detto Cupertino in uno dei passaggi del suo discorso – «più rapido e notevole sarà lo sviluppo, che passerà innanzitutto attraverso il benessere di chi nel Politecnico ci studia e ci lavora ogni giorno.»
Un messaggio chiaro per la comunità accademica e anche per il Territorio del quale, ha ribadito Cupertino, «oggi più che mai abbiamo il dovere di capire le necessità e al quale dobbiamo offrire soluzioni rapide, efficienti ed efficaci». I numeri, intanto, confermano il forte legame e la fiducia che imprese, famiglie e istituzioni accordano oggi al Politecnico grazie soprattutto, ha ricordato il rettore Cupertino, al lavoro svolto da chi lo ha preceduto e in particolare ai progressi fatti negli ultimi anni dal suo predecessore, Eugenio Di Sciascio
Negli ultimi cinque anni accademici le immatricolazioni al Politecnico sono aumentate di oltre il 35% e l’anno scorso, per la prima volta da quando è stato introdotto il modello 3+2, il numero di immatricolati alle lauree magistrali ha raggiunto quello dei laureati triennali.
«Questo è un segno della crescente fiducia che i giovani e le famiglie ripongono nella nostra istituzione» – ha sottolineato il rettore Cupertino – «e ci chiama a fare ancor meglio il nostro lavoro per il futuro degli studenti e per lo sviluppo della regione e del Paese.»