Il Politecnico di Bari entra a far parte della rete degli EsaLab europei. Lo prevede un accordo firmato oggi a Roma, nell’ambito della fiera internazionale “New Space Economy”, dal rettore del Politecnico, Francesco Cupertino, con il direttore generale dell’Esa – l’agenzia spaziale europea, Jan Wörner. EsaLab@Poliba avrà sede nel Politecnico e sarà il secondo Esalab Italiano.
«L’obiettivo – spiega il rettore Cupertino – è favorire e sostenere la collaborazione tra Esa e Politecnico sui temi dell’aerospazio e della new space economy in termini di ricerca, formazione e trasferimento tecnologico. Il Lab – aggiunge il rettore – si innesta all’interno di un’ampia rete che vede il coinvolgimento di diverse università europee e imprese, per sviluppare nuove tecnologie, modelli e pratiche condivise che possano essere applicate al settore spaziale in rapida evoluzione».
Il momento, infatti, è propizio, considerato che Esa ha messo a disposizione un budget di 14,4 miliardi di euro per i prossimi cinque anni, il più alto fino ad ora, nell’ambito di un programma di sviluppo nel quale l’Italia avrà un ruolo-chiave, grazie anche al contributo previsto per il nostro Paese, che è stato aumentato del 16% rispetto al quinquennio precedente. La Puglia, in questo scenario, è al centro di grandi attenzione per il ruolo che potrà svolgere l’aeroporto di Grottaglie, individuato come idoneo a diventare il primo spazioporto europeo per i voli suborbitali. Nel progetto è coinvolto a pieno titolo proprio il Politecnico di Bari.
Alla firma dell’accordo erano presenti Anna Sirica, direttore generale del Politecnico di Bari, il professor Giuseppe Pascazio e Luca Del Monte, space economy manager dell’Esa. «È una grande occasione – conclude il rettore Cupertino – per tutta la Puglia, per le nostre eccellenti imprese che operano nel settore e per i nostri studenti, perciò abbiamo intenzione di sfruttarla al massimo delle nostre capacità».