Dalla ricerca nasce “OmniAgv” Nuovo veicolo a guida autonoma
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Delegazione ADI Puglia e Basilicata agli Adi Index
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4. Pagine dedicate a OMNIAGV su Tomo ADI Design Index 2022
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De Vincenzo (terzo da sinistra) ritira il premio nella sede dell'Istituto dell’Enciclopedia Treccani,a Roma
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Un network pubblico-privato ha realizzato un robot che può rivoluzionare la logistica di magazzino industriale. Il progetto ha vinto il Premio per l’Innovazione Adi Index 2022
Il suo ambiente di lavoro tipico è il grande magazzino
industriale, ma si muove con rapidità e precisione millimetrica anche in spazi
angusti e con minimi margini di manovra. Riesce ad infilarsi in uno spazio di appena
40 centimetri di larghezza per 16 di altezza. È in grado, nonostante le ridotte
dimensioni, di sollevare carichi di 500 chili di peso e trasportarli a
destinazione in sicurezza.
Si chiama OmniAgv ed è un veicolo a guida autonoma di ultima
generazione, equipaggiato con soluzioni avanzate di ingegneria meccanica, guidato
da algoritmi di intelligenza artificiale e un sistema integrato di sensori e telecamere.
Un robot per la movimentazione di carrelli e altri carichi pesanti, risultato di
un progetto di ricerca applicata che ha coinvolto aziende, università e centri
di ricerca pugliesi, riuniti in un sodalizio pubblico-privato ad alta
tecnologia.
Grazie all’innovatività delle sue caratteristiche progettuali, OmniAgv è risultato vincitore del Premio per l’Innovazione Adi Design Index 2022, prestigioso riconoscimento dell’ ADI – Associazione italiana per il Disegno Industriale. «ADI premia ogni anno tre progetti, tra i selezionati ADI Design Index, che si distinguono per l’innovazione delle soluzioni progettuali, dei materiali e dei processi e per la qualità della ricerca applicata» spiega Ilario De Vincenzo, ingegnere meccanico, capo area ricerca e sviluppo di Code Architect Automation, azienda di robotica ed automazione industriale, principale partner del progetto.
De Vincenzo ha ricevuto il premio lo scorso 12 dicembre a
Roma presso l’Istituto dell’Enciclopedia italiana Treccani, in qualità di progettista
del veicolo e coordinatore delle attività che hanno riguardato lo sviluppo meccanico.
Lo ha accompagnato Stefano Festa, amministratore delegato di Tesar, azienda del
gruppo Dylog, che di recente ha rilevato Code Architect Automation.
OmniAgv si inserisce nel mercato in grande espansione degli Agv (Automated Guided Vehicle), innovandolo con una serie di caratteristiche molto originali. «È il caso di dire che abbiamo reiventato la ruota» racconta De Vincenzo spiegando le caratteristiche e il funzionamento della innovativa ruota omnidirezionale “Aptius”, con una capacità di carico molto migliorata rispetto ai prodotti precedenti e maggiori prestazioni cinematiche (più precisione di movimentazione e regolarità del moto).
«Non è stato facile – aggiunge l’ingegnere meccanico – perché il problema tecnico era molto complesso; abbiamo dovuto rimetter tutto in discussione, spingendoci, con caparbietà, dove nessuno aveva osato prima». Gli obiettivi di ricerca erano, infatti, tarati su esigenze aziendali stringenti e ben precise. Tuttavia, la macchina può essere scalata, come si dice in gergo tecnico, nelle dimensioni, nella capacità di carico e nella dotazione tecnologica, in modo da adattarla a varie esigenze operative e ambienti di lavoro differenti.
De Vincenzo, che ha 32 anni, originario di Bisceglie, si è laureato in Ingegneria meccanica al Politecnico di Bari, dove ha conseguito anche il dottorato di ricerca con un’esperienza all’estero presso la University of North Texas, negli Stati Uniti. I suoi temi di ricerca, in particolare, sono i sistemi complessi e i metodi di ottimizzazione.
«Sono grato al Politecnico per l’eccellente formazione ricevuta – dice De Vincenzo – e in particolare al mio mentore, il professor Giuseppe Carbone (attuale direttore – ndr – del dipartimento di Meccanica, Matematica e Management), perché nel mio percorso ho imparato quanto sia importante la profonda comprensione dei problemi tecnici, nella nostra era sempre più caratterizzati dalla multidisciplinarità, per cercare di dare un contributo innovativo».
Grazie all’intelligenza artificiale, infatti, OmiAgv è in grado di riconoscere gli ostacoli e adattare il suo comportamento in base alla natura di questi (evita ostacoli, si ferma se incontra un essere umano, accosta se incrocia un veicolo a cui deve la precedenza). Una sintesi innovativa di ingegneria meccanica, informatica e design resa possibile dalle diverse competenze ed esperienze messe in campo. Oltre a Code Architect Automation, hanno partecipato al progetto Bosch Tecnologie Diesel spa, EVA, Gruppo di Ricerca di Stima-CNR, Prospettive Hi-Tech, Università del Salento e Politecnico di Bari. Il progetto di ricerca nell’ambito del quale è stato realizzato OmiAgv si chiama InnoNetwork ed è stato cofinanziato dalla Regione Puglia.
Grazie alla visibilità del Premio Innovazione ADI, OmiAgv ha già suscitato l’interesse di molti sponsor ed è stato esposto a Roma e a Milano. Inoltre, è stato segnalato alla fondazione Cotec per l’innovazione (della quale fanno parte alcuni dei più grandi gruppi industriali italiani) per ricever il Premio nazionale per l’innovazione, noto anche come “Premio dei premi”, che verrà assegnato a giugno prossimo durante la Giornata nazionale dell’Innovazione.
Nel frattempo De Vincenzo, insieme al professor Antonio Papangelo, del Politecnico, sta coordinando un altro progetto di ricerca sugli algoritmi di navigazione intelligenti in ambienti industriali, finanziato dalla Regione Puglia con un assegno di “Riparti”, il programma di sostegno ai giovani ricercatori e alle esigenze di innovazione delle imprese. Un esempio di come far fruttare al meglio i talenti del territorio, inserendoli in sinergie virtuose che producono innovazione e sviluppo.
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