STUDENTI POLIBA ALLA SCOPERTA DELLA MERAVIGLIOSA CINA

concluso il programma Yes: un viaggio tra le tracce indelebili di una civiltà millenaria e un presente ad alta tecnologia. Nuove opportunità per i neolaureati

Dieci giorni alla scoperta della Cina millenaria, fabbrica del mondo e terra di frontiera dell’alta tecnologia, tra antichissime pagode, iconici panda e centri di ricerca all’avanguardia nella sfida globale per l’intelligenza artificiale. Più che un viaggio di istruzione, l’esperienza del programma Yes (Young Envoys Scholarship) vissuta da un gruppo di studenti del Politecnico di Bari è stata la rivelazione di un mondo geograficamente lontanissimo, finora conosciuto soltanto attraverso i social, ma così vicino per la sua capacità di incidere sui meccanismi dell’economia planetaria e nei nuovi equilibri geopolitici. Un formicaio di persone estremamente interessate a noi occidentali, in equilibrio tra la incontenibile necessità di conoscere e una cortese diffidenza verso i nostri costumi.

I protagonisti di quest’avventura sono Gaia Caricola, studentessa del corso di laurea in Architettura; Gianrocco Colonna, della magistrale in Industrial Design; Guglielmo Cassettino, neolaureato magistrale in Electrical Engineering (Ingegneria elettrica); Rosa Noemi Casalino, iscritta a Medical Systems Engineering (Ingegneria dei sistemi medicali) e Alessio Freddo, a Computer Engineering (Ingegneria informatica), anche queste lauree magistrali del Politecnico. I primi due hanno incominciato il loro viaggio in Cina nella città di Xi’an, l’antica capitale, mentre gli altri sono andati a Chengdu, gli uni e gli altri accolti con una cerimonia di benvenuto dagli studenti, i docenti e il personale festante delle università ospitanti.

Dopo i primi quattro giorni di soggiorno, trascorsi tra incontri di studio, visite guidate, eventi culturali e sportivi, i due gruppi si sono ritrovati nella capitale Pechino, insieme alle delegazioni delle altre università italiane partecipanti al programma Yes. In totale sono stati cento studenti, selezionati dagli atenei su invito dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese, con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione a livello accademico tra i due paesi.  Per il Politecnico di Bari, si tratta di una delle iniziative maturate durante la missione a Pechino del rettore, Francesco Cupertino, a novembre scorso, in occasione della visita di Stato del Presidente Mattarella.

Gli studenti del programma Yes hanno quindi fatto esperienza della vita universitaria in alcuni campus cinesi, come quello della Xi’an Jiaotong University e della Chengdu University of Information Technology; hanno visitato laboratori e centri di ricerca, aziende innovative e multinazionali come Xiaomi, Huawei, LONGi Green Energy Technology, visitando line di produzione di auto elettriche, smartphone, pannelli fotovoltaici e prodotti per l’energia solare. A Chengdu hanno visitato il Centro aerospaziale del gruppo Aviation Industry Corporation of China. Hanno anche partecipato a laboratori e casi studio, come il rapporto comparativo sull’architettura e la progettazione in Cina e in Italia e assistito a spettacoli teatrali e manifestazioni sportive.

«É stato un viaggio molto istruttivo – racconta lo studente Alessio Freddo – perché abbiamo conosciuto lo spaccato di un paese che produce ancora ventagli tradizionali e che, contemporaneamente, è all’avanguardia in settori-chiave come l’Intelligenza artificiale». Dai laboratori di AI alla visita al parco dei panda, ai villaggi caratteristici, ai monumenti-simbolo, fino alle lezioni di calligrafia il programma di visite guidate è stato ricchissimo di appuntamenti. «Siamo stati tutti piacevolmente sorpresi dalla estrema cortesia, attenzione e ospitalità nei nostri confronti – aggiunge Guglielmo Cassettino, un’accoglienza molto calorosa e oltre ogni aspettativa». «Una delle cose che ci ha più colpito – racconta la studentessa Rosa Casalino – è aver incontrato tantissima gente, ragazzi, ragazze, bambini che non avevano mai visto dal vivo un occidentale. Ci fermavano per strada come fossimo delle star, si scattavano selfie con noi e ci ci chiedevano gli autografi». «È stata molto interessante anche la parte culturale e artistica – racconta Gianrocco Colonna – in particolare la visita all’Esercito di terracotta del mausoleo di Qin Shi Huang, quella alla Muraglia di Xi’an e lo spettacolo teatrale, davvero straordinario, dell’Eterno rimpianto».

Non sono mancati i momenti dedicati al confronto sui temi scientifico-tecnologici, come il “Global Youth Join Hands to Build the Future of the World” – ospitato dall’Università di Informatica di Chengdu, dal Comitato di gestione della Tianfu Digital Cultural and Creative City (Parco industriale per l’innovazione culturale e sino-italiana). Contatti che sono poi serviti agli studenti, successivamente contatti da ufficiali governativi per eventuali offerte di lavoro. Un ulteriore progresso nei rapporti internazionali del Politecnico, che apre nuove opportunità per i giovani talenti.

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