RICERCA E INNOVAZIONE PER IL FUTURO DALLA MISSIONE DEL POLIBA IN CINA: CONDIVIDIAMO TALENTI E CONOSCENZE

Firmati accordi di collaborazione nell’ambito della tutela e valorizzazione del patrimonio, della bioingegneria, dell’intelligenza artificiale

12 novembre 2024

Missione compiuta per il Politecnico di Bari in Cina. All’Università di Pechino, nell’ambito della visita di Stato del Presidente Mattarella, il rettore Francesco Cupertino ha firmato sabato scorso due accordi di collaborazione con la SCUT- South China University of Technology, di Guangzhou (nella foto di copertina, il campus). Il primo documento riguarda il settore della progettazione architettonica e urbanistica e prevede la possibilità di realizzare programmi di ricerca comuni e viaggi di ricerca e studio, per condividere informazioni e competenze tra docenti, ricercatori, studenti del Politecnico e dell’università cinese.

Il secondo è dedicato invece ai temi dell’ingegneria emergente e delle nuove tecnologie, coinvolge anche l’Università della Calabria e prevede la costituzione di un centro di ricerca congiunto internazionale e interdisciplinare, nella città di Guangzhou. Le principali aree di ricerca dell’accordo sono l’informatica avanzata, l’ingegneria biomedica, l’intelligenza artificiale.

«Di fronte alla complessità delle grandi sfide globali che affronteremo nei prossimi anni – commenta il rettore Cupertino – dobbiamo unire le forze per formare una nuova generazione di talenti, ispirata dai valori comuni di conoscenza, confronto leale e rispetto reciproco».  La firma degli accordi, infatti, è avvenuta nel contesto di una più ampia attività di collaborazione tra il mondo universitario italiano e quello cinese, messa in campo in occasione della visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella la quale ha riguardato soprattutto i rapporti culturali tra i due paesi, con importanti risvolti in ambito scientifico, tecnologico, imprenditoriale.

I rettori italiani e quelli cinesi con i presidenti Mattarella e Xi Jinping e il ministro degli Esteri, Antonio Tajani (i tre al centro, in primo piano). Il rettore Cupertino è in seconda fila, quarto da sinistra

Cupertino, infatti, ha partecipato come delegato CRUI – Conferenza dei Rettori delle Università Italiane – ad un incontro tra i rettori italiani e quelli cinesi, organizzato da entrambi i ministeri dell’Università e della Ricerca. Il dialogo tra gli accademici si è svolto in forma di due tavole rotonde, una dedicata futuro dell’istruzione superiore e l’altra alla formazione dei giovani talenti e all’innovazione tecnologica, nell’ottica della cooperazione internazionale. Quest’ultimo tavolo è stato moderato dal rettore Cupertino, che ha sottolineato la solidità dei rapporti tra Bari e diverse realtà cinesi, in particolare con Guangzhou, città gemellata fin dal 1986.

«Questo gemellaggio – ha dichiarato il rettore durante la tavola rotonda – ha posto anche le basi per una collaborazione accademica duratura tra il Politecnico di Bari e la SCUT, un’alleanza che ha portato allo sviluppo di numerose attività congiunte nei campi dell’ingegneria e dell’architettura». Non a caso il primo accordo sottoscritto a Pechino, che conferma un precedente documento già firmato nel 2017, si focalizza sulla tutela del patrimonio culturale, un tema di particolare interesse che unisce l’università italiana e quella cinese.

«Questo progetto rappresenta un ulteriore passo verso il rafforzamento dei legami culturali e accademici tra i nostri paesi – commenta il rettore Cupertino, offrendo nuove opportunità di scambio e apprendimento per studenti e ricercatori. La nostra cooperazione in questi ambiti – conclude il rettore del Politecnico – dimostra quanto sia importante coniugare tradizione e innovazione, per valorizzare la memoria storica e costruire, con le nuove tecnologie, un futuro sostenibile per tutti».

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