Poliba, benvenuto alle matricole nel segno di Leonardo da Vinci

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Studenti e studentesse del primo anno sono stati accolti nel Campus con uno spettacolo di Elisa Barucchieri

Il Politecnico di Bari ha dato il benvenuto alle matricole nel segno di Leonardo da Vinci. Scienza e danza si sono incontrate ieri sera nel Campus, davanti ad un pubblico di giovani studenti e studentessse, in uno spettacolo multimediale allestito dalla compagnia ResExtensa, con la coreografia e voce narrante di Elisa Barucchieri. Il labirinto magnifico, questo il titolo dello spettacolo, è stato un viaggio fantastico, tra sincronie di movimenti, luci, suoni ed effetti scenici, nella mente straordinaria del grande genio rinascimentale.

Nella prima parte della serata, le matricole sono state accolte nell’atrio Cherubini, dove hanno fatto la conoscenza della mascotte del Politecnico, chiamata non a caso Leonardo, delle associazioni studentesche e delle principali strutture di interesse degli studenti, come l’Ufficio Orientamento, il Placement, il team racing Poliba Corse, presenti con i propri stand informativi.

Successivamente, ha preso la parola il rettore del Politecnico, Francesco Cupertino, che ha dato il benvenuto ai presenti insieme con il Direttore Generale, Antonio Romeo e l’assessore comunale alla Città Universitaria, Ricerca e Innovazione, Vito Lacoppola. I servizi, le infrastrutture, le opportunità di collaborazione con il mondo delle imprese e delle istituzioni sono stati infatti uno degli argomenti dell’intervento del rettore.

«Attraverso questa forma d’arte, abbiamo voluto aprire una finestra sul futuro» è il commento del rettore Cupertino. «La società avrà bisogno nei prossimi anni di una grande quantità di nuove tecnologie e nuove professionalità per governarle – aggiunge il rettore – e questo richiederà una contaminazione delle conoscenze tecnico scientifiche con quelle umanistiche, proprio come ci ha insegnato Leonardo. Il suo genio straordinario e poliedrico – conclude Cupertino – è quanto mai attuale in questo momento di transizione a nuovi modelli di vita, di produzione e di consumo, che richiederanno un grande cambiamento in primis all’università, ed è proprio in questa direzione che il Politecnico sta andando».

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