Monsignor Satriano in visita al Poliba, tra un caffè e domande esistenziali. «Collaboriamo per starvi vicini»
5 marzo 2025
È stata una visita informale. Un caffè e una chiacchierata al bar, come si fa tra amici, per ascoltare e per capire le necessità e le difficoltà dei giovani, in un mondo sempre più complesso e in rapido cambiamento. Monsignor Giuseppe Satriano, arcivescovo di Bari e Bitonto, ha incontrato ieri studenti e studentesse del Politecnico di Bari, al Campus. Puntualissimo, si è presentato in clergyman e cappotto nero nella zona ristoro, sempre affollata di ragazzi, dov’è stato accolto da un gruppo di universitari e professori.
L’incontro è stato organizzato dalla Pastorale universitaria dell’Arcidiocesi ed è stato preceduto da due eventi di giochi di gruppo, che si sono svolti la settimana scorsa, sempre al Campus. A dare il benvenuto a monsignor Satriano è stato il rettore del Politecnico, Francesco Cupertino, con il quale il pastore ha condiviso la necessità di fare rete, con tutte le realtà del territorio che hanno a cuore i giovani e il loro futuro, per aiutarli ad orientarsi nelle attuali dinamiche sociali ed economiche. Dinamiche che, talvolta, possono risultare destabilizzanti.
«E tu, come stai? Parliamone» è stato infatti il titolo dell’evento, all’organizzazione del quale hanno collaborato anche don Emeka Owuamanam, cappellano del Politecnico, la docente Anna Castellano e un gruppo di missionarie dell’Immacolata – Padre Kolbe. L’arcivescovo ha ascoltato gli studenti, alcuni dei quali hanno posto anche domande di tipo esistenziale, favorendo un dibattito che ha spaziato dai temi della condizione giovanile a quelli della fede.
«Collaboriamo per stare vicini ai giovani» ha detto l’arcivescovo a margine dell’incontro. «Oggi più che mai – ha aggiunto monsignor Satriano – noi adulti abbiamo il dovere di ascoltarli e di essere per loro punto di riferimento. È questo che ci chiedono – ha concluso – ed è importante che ci siano spazi e persone disponibili, come accade oggi al Politecnico, per favorire questo confronto».