Riconoscimento SACU 2025 alla tesi di laurea di cinque neo-laureate in architettura del Poliba
3 settembre 2025
Tra i 52 progetti presenti in catalogo e partecipanti alla XXXV° edizione del Seminario Internazionale e Premio di Architettura e Cultura Urbana di Camerino (MC) figura, per la sezione progetti, la “Segnalazione”, “Identità portoghese e sperimentale innovazione nel quartiere di Chelas a Lisbona”.
Il progetto è stato elaborato nell’ambito del Laboratorio di laurea Poliba, “Lingua architettonica portoghese: Città e maestri”, Dipartimento di Architettura, Costruzione, Design, anno accademico 2024-25.
Le autrici del riconoscimento sono: Annalisa Aniello di Andria, Roberta Baglivo (Bari), Luana Baldini (Bisceglie), Valeria Dibenedetto (Mola di Bari) e Ilaria Impagnatiello di Maschito – Potenza. Relatore e referente Poliba: prof. Matteo Ieva.

L’edizione XXXV del premio SACU ha visto circa 150 partecipanti tra architetti, docenti, relatori, professionisti, laureati, studenti, provenienti da Italia, Egitto, Centro Africa, Penisola Iberica, Nord Europa, America Latina.
L’edizione 2025, svoltasi nelle scorse settimane presso l’Università di Camerino, si è misurata sul tema, “L’Architettura e i luoghi” per riflettere e per indagare su nuovi possibili percorsi. L’architettura globalizzata infatti, ha prodotto negli ultimi decenni opere di grande interesse ma anche una grande quantità di sottoprodotti minando il carattere dei luoghi soprattutto nei centri minori e nelle aree rurali. Le dinamiche sociali in atto, i cambiamenti climatici impongono una rinnovata consapevolezza progettuale in grado di far fronte alla complessità degli eventi. In questa ottica di rinnovamento si pone la proposta progettuale presentata dai neoarchitetti del Politecnico di Bari a Camerino, condotta nella capitale portoghese.
I contenuti del progetto. L’architettura della città di Lisbona partecipa al vasto contesto culturale Mediterraneo, nel quale rientra la stessa Puglia. Lo stage di un mese delle cinque studentesse nella città lusitana ha permesso di eseguire uno studio accurato sull’architettura storica e moderna della città e di comprenderne i caratteri della costruzione nelle diverse fasi evolutive. È da questi che ha preso criticamente le mosse l’ipotesi progettuale sviluppata con la Tesi, presentata alla XXXV edizione del Seminario Internazionale di Camerino.
L’area di interesse, nella zona di espansione urbana compresa tra i piani di urbanizzazione degli anni ‘60, è stata individuata nel quartiere parzialmente edificato di Chelas, la cui configurazione morfologica del suolo è molto simile a quella di alcune città pugliesi della Murgia. Il luogo è stato scelto in quanto zona d’interesse che necessita di azioni di completamento, di saldatura e di riqualificazione. L’articolazione degli edifici residenziali e di quelli speciali con funzione pubblica si adegua ai terrazzamenti e ai dislivelli.

Una Sala concerti semi ipogea, collocata nel cuore dell’impianto, qualifica il nodo di connessione dei percorsi e traguarda percettivamente la zona acropolica, intesa a valorizzare la percezione spaziale storica del luogo, costituita da una biblioteca, un museo di quartiere e un edificio per terziario avanzato posto a valle del costruito.
Il Seminario di Architettura e Cultura Urbana è nato nel 1990 a Camerino, nelle Marche, presso la locale Università ed è organizzato da: Università di Camerino, Comune di Camerino, Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Macerata.
L’edizione XXXV del concorso ha
previsto la Sezione Opere Realizzate; Sezione Progetti; Premio della Critica; Segnalazioni
Opere realizzate; Segnalazioni Progetti.
Le opere presentate dai
partecipanti al Premio saranno raccolte in un apposito catalogo.
Già in precedenti edizioni del Seminario Internazionale e Premio di Architettura e Cultura Urbana, neolaureati in architettura del Poliba si sono distinti per aver ottenuto premi e riconoscimenti nelle diverse sezioni previste.