LA PUGLIA E L’ALFABETO DEL FUTURO: AL POLIBA I TEMI E I PROTAGONISTI

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La manifestazione itinerante del quotidiano La Repubblica anche quest’anno ha preso il via al Politecnico di Bari

Un racconto del mondo che ci aspetta nei prossimi, incentrato su parole nuove, si scrive adesso in Puglia. È partito oggi dal Politecnico di Bari, per il secondo anno consecutivo, L’Alfabeto del Futuro, un evento itinerante organizzato da La Repubblica e che fa tappa in diverse città italiane, per approfondire i temi di domani attraverso i protagonisti del mondo dell’innovazione, della conoscenza, dell’industria più avanzata e visionaria. Imprenditori, manager d’azienda e dirigenti pubblici, docenti e giornalisti si sono confrontati in particolare su due temi di grande attualità: l’intelligenza artificiale e la nuova economia spaziale.

Ospite d’onore della manifestazione è stato infatti Roberto Vittori, generale dell’Aeronautica Militare Italiana e astronauta, per tre volte in missione nello spazio, attualmente docente di Space economy alla Scuola di Dottorato del Politecnico. Intervistato da Antonella Gaeta, giornalista di Repubblica Bari, Vittori ha parlato dei grandi cambiamenti che hanno caratterizzato in questi anni il mondo dell’industria spaziale, con l’ingresso degli operatori privati e, in particolare, di Elon Musk, «l’uomo che più di tutti, nel bene e nel male, ha cambiato le regole del gioco ed ha aperto nuove prospettive».

L’evento si è svolto nell’aula magna “Attilio “Alto, al Campus, davanti ad un pubblico composto in prevalenza da studenti, condotto da Walter Galbiati, vicedirettore de La Repubblica; Domenico Castellaneta, caporedattore della redazione di Bari; i giornalisti Cenzio Di Zanni e Anna Piscopo. Per il Politecnico sono intervenuti il Rettore, Francesco Cupertino, con un saluto inziale e i professori Eugenio Di Sciascio, ordinario di Sistemi di elaborazione delle informazioni, in tema di Intelligenza artificiale e Caterina Ciminelli, ordinario di Ingegneria elettronica, sull’aerospazio. Altri ospiti sono stati Giuseppe Acierno, presidente e direttore generale del Distretto Tecnologico Aerospaziale DTA; Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia; Vito Leccese, Sindaco di Bari, Alessandra Modenese, direttrice regionale Puglia, Basilicata e Molise di Intesa Sanpaolo; Daniela Vinci, ceo di Masmec, azienda pugliese specializzata in sistemi di automazione industriale.

A proposito di industria, territorio e nuovi orizzonti, il rettore Cupertino ha sottolineato, in apertura dell’evento, come il Politecnico di Bari sia sempre stato in grado, nella sua storia poco più che trentennale, di sostenere l’industria nascente che ha poi guidato lo sviluppo. E come anche in  questa fase stia sostenendo il cambiamento, con la sua ricerca e la sua capacità di aggregare un ecosistema dell’innovazione, come dimostrano i rapporti, sempre più stretti con il mondo delle aziende, dalle grandi multinazionali alle Pmi e alle startup più innovative e promettenti. Come il caso di Astradyne, una realtà che ha mosso i primi passi in Binp, l’incubatore del Politecnico e che ha realizzato Solar Cube, l’innovativo pannello solare dispiegabile per satelliti di ultima generazione, con cui poi ha vinto il premio Primo Round alla Italian Week 20023, come miglior startup dell’anno.

Tra giovani imprese e realtà consolidate, L’Alfabeto del Futuro ha affrontato il tema dell’Intelligenza artificiale nelle aziende, ma anche quello della digitalizzazione, che appare un tema trasversale a tutti i settori. Si è discusso anche dei limiti e dei rischi di un utilizzo massiccio dell’intelligenza artificiale. Di Sciascio ha messo in guardia dal rischio di smarrire la capacità di comprendere la realtà, senza un esercizio critico della ragione. E ha anche rassicurato la platea sul fatto che la tecnologia non potrà mai sostituire l’essere umano nella sua capacità creativa. La professoressa Ciminelli ha fatto riferimento ai progetti più importanti del Politecnico in ambito aerospazio, come la realizzazione di PolibaSat, il primo satellite di ateneo, realizzato dagli studenti del Politecnico sotto la sua supervisione e destinato ad essere lanciato in orbita per il 2027, il cui prototipo è stato presentato all’expo di Osaka. In più passaggi, tutti i relatori hanno sottolineato l’importanza di fare massa critica, aggregando pubblico e privato in un ecosistema dell’innovazione che sia aperto a nuove idee, attento ai giovani talenti e in grado di attirare nuovi capitali e risorse umane di qualità. Con la ricerca del Politecnico a sostenere i nuovi obiettivi di sviluppo per i prossimi anni.

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