La manifestazione, che rientra nel grande evento annuale promosso dalla Commissione europea , ha attratto visitatori di tutte le età. Politecnico, Università, Cnr, Infn, Istat e altri enti di ricerca hanno allestito stand con esperimenti e dimostrazioni in tempo reale
I più numerosi sono stati gli studenti, arrivati in gruppi dalle scuole elementari, medie e superiori di tutta la città e della provincia, ma c’erano anche le famiglie, con i bambini al seguito e gli anziani. Un pubblico eterogeneo, accomunato dalla voglia di imparare e affascinato dalla scienza, ha animato il Campus universitario “Quagliariello” dal primo pomeriggio fino a tarda sera di venerdì 24 settembre. La Notte europea dei ricercatori è tornata ed è stata un successo, tra stand informativi, dimostrazioni ed esperimenti dal vivo, dibattiti e testimonianze di chi vive di ricerca e la mette a disposizione della società.
L’evento si è svolto nell’atrio “Cherubini” del Politecnico di Bari, dove sono stati allestiti 22 stand di varie istituzioni accademiche e istituti di ricerca, tra cui il Cnr- Consiglio nazionale delle ricerche, l’Università “Aldo Moro” di Bari, l’Istituto nazionale di fisica nucleare, l’Istat – Istituto nazionale di statistica e altri ancora, ognuno con un tema legato, in generale, al rapporto tra la ricerca scientifica e il territorio. Il Politecnico ha presentato, presso il suo stand, i risultati delle attività scientifiche che sta svolgendo un gruppo di ricerca multidisciplinare, composto da docenti e ricercatori dei dipartimenti di Meccanica, Matematica e Management e di Scienze dell’Ingegneria civile e dell’Architettura e che fa capo al laboratorio di prove materiali “Salvati” (aperto al pubblico durante la manifestazione).
Questo team di ricercatori sta monitorando lo stato di salute di numerosi ponti, cavalcavia, chiese ed edifici storici in Puglia utilizzando un interferometro radar, uno strumento di telerilevamento che si basa sulla misurazione delle vibrazioni per valutarne eventuali danni alle strutture. Una sperimentazione che potrebbe rivelarsi molto importante nel settore della manutenzione delle infrastrutture pubbliche, spesso esposte, com’è noto, a gestioni dalle conseguenze, talvolta, drammatiche.
Dall’osservazione degli edifici a quella della Terra il passo è breve e, infatti, un altro stand che ha attratto molti visitatori è stato quello dedicato ai cambiamenti climatici. Tra gli altri temi, c’erano i Raggi x (“A caccia dell’Ordine nascosto); il Lievito in provetta; la Genialità nella biodiversità; Giochiamo con la statistica. Tra i piccoli visitatori, è stato molto apprezzato lo stand Scientia in fabula, dove si raccontava la scienza con il linguaggio dei bambini.
Anche nel laboratorio Salvati (foto sotto), i bambini sono stati accolti e coinvolti in lezioni e dimostrazioni entusiasmanti.
Mentre si svolgevano i vari eventi, sul palco allestito al centro dell’atrio si sono susseguiti interventi di ricercatori impegnati nelle più disparate attività di ricerca, in Italia come all’estero, all’interno dei laboratori oppure nei più lontani e affascinanti siti naturali in ogni angolo del mondo. Il tutto, ovviamente, si è svolto nel rispetto dei protocolli anti Covid ed ha rappresentato, per la comunità accademica e per la città, un ulteriore passo in avanti verso il ritorno a tutte le attività in presenza.
La Notte europea dei ricercatori, organizzata dalla Commissione europea fin dal 2005, è infatti una manifestazione che coinvolge ogni anno migliaia di ricercatori e istituzioni in tutti i paesi europei. L’evento svoltosi nel campus Quagliariello rientra nel progetto ErnApulia3, uno dei sei approvati a livello nazionale e che in Puglia ha coinvolto le città di Bari, Lecce, Brindisi, Foggia, Taranto e Castellana Grotte.