Il contributo del Politecnico di Bari al Festival delle Regioni. Il Rettore Cupertino: «A noi spetta governarla. Acceleriamo sulla formazione»
Una grande opportunità di sviluppo, non senza rischi, che però si potranno evitare se l’uomo manterrà il controllo della tecnologia e la coesistenza con essa. Il dibattito sull’Intelligenza artificiale segna una tappa importante a Bari, durante la prima giornata del Festival delle Regioni 2024, anche grazie al contributo scientifico del Politecnico di Bari. «Dobbiamo concentrarci sull’intelligenza intrapersonale e su quella esistenziale, ossia i livelli ai quali la macchina non riesce proprio ad arrivare» ha detto il rettore, Francesco Cupertino, nella sua relazione di apertura del talk dedicato alla AI, sul palco del teatro Petruzzelli, citando la teoria delle intelligenze multiple di Howard Gardner, psicologo cognitivo e professore all’Università di Harvard.
Nella prima giornata del Festival, il confronto tra presidenti di Regione, ministri, rappresentanti del mondo della scienza e dell’industria si è concentrato infatti sul tema del momento. Cupertino ha spiegato come l’Intelligenza artificiale, essendo una tecnologia che simula i processi umani dell’apprendimento e dell’elaborazione delle informazioni, non ha capacità, al contrario dell’essere umano, di comprendere sé stessa e le proprie emozioni, pertanto è incapace di dare risposte alle domande più profonde dell’esistenza, come il senso della vita, la sofferenza, la morte.
Al talk hanno partecipato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, quello della Regione Molise, Francesco Roberti, la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei e Martina Biscuola, cofondatrice di Co-founder Neurally, una startup innovativa del settore.
«Non avendo coscienza di sé – ha detto il rettore Cupertino – l’intelligenza artificiale esegue delle operazioni senza una motivazione, semplicemente elabora dei dati e cerca di rispondere alle domande che le vengono poste. Questo è propriamente il campo dell’umano che deve essere tutelato e restare nelle nostre mani» ha aggiunto Cupertino, concludendo il suo intervento con l’offerta della massima disponibilità, da parte del Politecnico, a supportare le Regioni e gli Enti locali nel difficile lavoro che li aspetta nel campo della AI.
«Una montagna da scalare», come l’ha definita il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e che per questo richiede «leale collaborazione tra le istituzioni», ha sottolineato il governatore citando le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, pronunciate la sera precedente alla cerimonia di apertura della manifestazione. La collaborazione, ovviamente, non sarà l’unico elemento – chiave. La velocità sarà un fattore determinante, in un mondo ormai molto complesso, interconnesso e capace di cambiare molto rapidamente.
«ChatGpt è arrivato a 50 milioni di utenti in poche settimane – ha detto il rettore Cupertino – mentre la radio ci ha messo 38 anni ad ottenere gli stessi risultati, la televisione 13 anni, Internet quattro e Facebook due. Dobbiamo accelerare innanzitutto sulla formazione – ha proseguito – perché rischiamo di accumulare un ritardo incolmabile. Contemporaneamente dobbiamo evitare di lasciare indietro qualcuno – ha aggiunto Cupertino, anche in veste di componente della giunta Crui – la conferenza dei rettori e coordinatore del gruppo ICT – per questo stiamo cercando di sviluppare insieme una strategia comune, con gli stessi protocolli e le stesse soluzioni per tutte le università. Abbiamo un valore immenso – ha concluso il rettore del Politecnico di Bari – che è la capacità di fare ricerca innovativa in tutti i territori e questo deve essere messo a valore per lo sviluppo di una strategia nazionale sull’Intelligenza artificiale».