G124, il progetto. Periferie, per fabbricare le città del futuro o il futuro delle città. L’accordo sottoscritto questa mattina presso il Palazzo di Città coinvolge nel gruppo di lavoro del progetto di Renzo Piano quattro giovani architetti laureati al Poliba.
Ci sono città e città. E, all’interno della città, frequentemente, due città: quella delle vetrine, delle luci, dei centri storici in ordine, protette e quella della periferia, spesso informe, degradata, ai margini della vita sociale, bisognosa di una identità, una via di comunicazione con la città madre. C’è un progetto, nazionale, nato nel 2013, denominato, “G124” voluto e dedicato alle periferie dal senatore a vita e architetto, Renzo Piano. Il progetto investe sulle periferie perché rappresentano – secondo l’architetto-senatore – “le città del futuro o, se si preferisce, il futuro delle città”. E’ un progetto, fatto da giovani under 35, che intende proporre una nuova visione della città, più integrata, più votata a costruire relazioni, identità, relazioni, attraverso un’opera di rammendo urbanistico, quasi artigianale, tra la città “migliore” e quella che viene troppo spesso nascosta sotto il tappeto. G124 identifica il codice della stanza di Palazzo Giustiniani, assegnata al senatore-architetto in occasione della sua nomina. Ciò ha dato spunto al senatore di titolare e finanziare con proprie risorse il progetto, mediante borse di studio destinate a giovani architetti. Per il 2022, G124 ha previsto tre interventi su aree periferiche di città italiane con il coordinamento di rispettive tre università e la partecipazione diretta di giovani architetti. Queste sono: Politecnico di Bari-Comune di Bari per il Quartiere San Paolo; Università di Napoli “Federico II” per il quartiere Sanità; Università di Padova per rione Commenda Est di Rovigo.
In questo dialogo di collaborazione con l’architetto-senatore, si sono inseriti il Politecnico di Bari, con il Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura (DICAR) e il Comune di Bari. L’intesa consentirà il coinvolgimento di quattro giovani architetti laureati e selezionati dal Poliba.
A tal riguardo, questa mattina, 6 maggio, nel Palazzo di Città, il Sindaco della Città, Antonio Decaro e il Rettore del Politecnico, Francesco Cupertino, hanno sottoscritto l’atto formale di collaborazione che consentirà di avviare, per l’iniziativa di Renzo Piano, la ricerca, “GreenVille. Visioni e progetti per la riforma dei quartieri di edilizia residenziale pubblica della città di Bari”.
Presenti per la circostanza inoltre, il presidente del Municipio III Nicola Schingaro, l’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso, il prof. Carlo Moccia, Direttore DICAR e uno dei due responsabili del progetto per parte Politecnico.
Il percorso di indagine è dedicato allo studio di fattibilità di un progetto per il recupero di un’area del quartiere San Paolo di Bari. Si tratta di uno spazio di forma triangolare di circa 5 mila metri quadri ubicato tra via Saverio Altamura e via Cozzoni. L’iniziativa scientifica, sarà coordinata dai docenti del Dipartimento DICAR del Poliba, Carlo Moccia e Franco Defilippis con la fattiva partecipazione dei quattro giovani architetti, titolari della borsa di studio: Tiziano Devenuto; Ezio Melchiorre; Rosa Piepoli; Giuseppe Tupputi, tutti residenti a Bari. A questi si aggiungeranno i rappresentanti designati dal Comune di Bari.
L’iniziativa progettuale mira, attraverso il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei cittadini residenti, (è previsto un incontro sul luogo il 14 maggio) a creare una identità ad un luogo sinora anonimo. Il progetto finale, elaborato dai giovani architetti, sarà finanziato dal Comune di Bari e consentirà di trasformare quello spazio in una piazza.
“La collaborazione scientifica in questo progetto con il Politecnico e l’architetto, Renzo Piano fortifica l’opera di costruzione di identità di aree periferiche della città – ha sottolineato il Sindaco, Antonio Decaro. “Esso si integra con il più ampio piano dedicato alle periferie in atto. Il nostro compito sarà quello di accompagnare i giovani architetti in questo percorso di studio e progettazione fino alla sua conclusione”.
Francesco Cupertino, Rettore Poliba, nel ribadire l’antica collaborazione con il Comune di Bari, primo interlocutore del Politecnico, ha sottolineato le capacità scientifiche del Poliba riconosciute dallo stesso Renzo Piano. “Grazie ai nostri giovani laureati – ha detto – vogliamo lasciare un segno in questa opera urbanistica che si andrà a realizzare. “L’occasione – ha proseguito – è anche momento per mostrare, non solo la qualità di preparazione fornita ai giovani architetti formatesi nel nostro ateneo ma, più in generale, le capacità tutta della Scuola di Architettura del Politecnico a servizio del territorio. Il Dipartimento di Scienza dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura del Politecnico ha molto approfondito, negli ultimi anni, le questioni della rigenerazione urbana e dello sviluppo complessivo del territorio. La nostra ricerca scientifica viene oggi messa al servizio della città, in un ambito che coinvolge aspetti urbanistici e sociali, con lo stesso impegno che mettiamo per il trasferimento di nuove tecnologie a sostegno delle imprese.
“Credo che si tratti di un’occasione importante, che ci permetterà di approfondire il rapporto tra la ricerca accademica che si svolge nel Politecnico e il territorio che l’accoglie – ha sottolineato Carlo Moccia, Direttore del DICAR. Abbiamo già avuto una collaborazione molto significativa con il Comune di Bari in occasione del BiArch, il primo festival dell’architettura della città, che ci ha visti eccellere nella proposta presentata al Ministero. Sono convinto che questa esperienza, che siamo lieti di condividere con l’amministrazione comunale, sarà utile tanto al Politecnico quanto al Comune”.
L’accordo di collaborazione sottoscritto dal Poliba e dal Comune di Bari, avrà la durata di 18 mesi.