Il Mediterraneo come un grande laboratorio: I progetti Interreg per lo sviluppo dei territori

la bandiera dell'Unione europea

Il programma Ue di cooperazione transfrontaliera come sistema per il trasferimento tecnologico e l’innovazione. Il Politecnico di Bari è in prima linea nei settori-chiave

La ricerca scientifica come strumento, la cooperazione internazionale come metodo, lo sviluppo comune come obiettivo. Il programma europeo Interreg si conferma una straordinaria opportunità di crescita per i paesi del Mediterraneo nei settori decisivi dell’economia: dal turismo ai trasporti, dalle energie rinnovabili alla digitalizzazione delle imprese, dall’intelligenza artificiale alla forme di sostegno alle startup più promettenti. Ecco quali sono i progetti Interreg attualmente in fase di svolgimento, nei quali è coinvolto il Politecnico di Bari:

3D-IMP-ACT: TURISMO SOSTENIBILE E REALTÀ VIRTUALE

Il nuovo turismo è un mix di riscoperta e innovazione che punta sul Mediterraneo. Dalla terra di Bari ad Elbasan, in Albania e a Duklja, in Montenegro, riemergono la storia e la bellezza del territorio nelle basiliche, i castelli, gli anfiteatri dislocati lungo le antiche vie romane Traiana, Egnatia e Flavia. È il progetto 3D-IMP-ACT, per rimettere in collegamento, fisico e virtuale, i maggiori siti architettonici e archeologici dei tre territori, grazie ad una piattaforma informatica realizzata da una rete di laboratori coordinata dal Politecnico di Bari (referenti i professori Luigi Maria Galantucci e Fabio Fatiguso) in collaborazione con il Polo Museale della Puglia, l’Università Politecnica di Tirana, l’Istituto dei Monumenti dell’Albania e l’Università di Podgorica. Dalla piattaforma, l’utente è guidato in una visita immersiva da remoto, attraverso foto panoramiche, video realizzati con droni, ricostruzioni animate sulle fasi evolutive e sulle caratteristiche storico architettoniche. Tutti i siti sono stati inseriti in percorsi ciclabili e di trekking. Il progetto prevede anche lo sviluppo di ulteriori prodotti, come la produzione di particolari architettonici in 3D, per l’esplorazione visuale e tattile e la manipolazione artistica dei contenuti digitali.

Tour virtuale al Castello di Gioia del Colle

YESS: A SCUOLA DI START UP

Una scuola di startup per giovani con idee brillanti e in cerca di opportunità per sviluppare business. È il progetto YESS, acronimo di Young Entrepreneurs Startup School, a cui collaborano il Politecnico di Bari in qualità di Lead Partner (referente è il professor Eugenio Di Sciascio), il consorzio universitario per la formazione e l’innovazione Universus Csei e la Camera di Commercio di Bari, per quanto riguarda l’Italia, insieme con l’Università di Ioannina e l’European Regional Framework for Cooperation, che sono invece i partner greci. Cinque sono i settori di interesse: eHealth, Turismo, Design, Bluegrowth e Social Innovation, con oltre 20 best practices di modelli di incubazione e accelerazione e schemi di finanziamento analizzati; un modello di Incubazione Ibrida; una  piattaforma di incubazione virtuale; due sedi di Incubazione Fisica a Ioannina  e Bari; 250 ore di formazione già erogata a 100 startuppers e 5 webinar già realizzati e disponibili sul sito di progetto yessincubation.eu

Sempre a Bari, nell’ambito del progetto Yess si è svolta una Summer School di 15 giorni a cui hanno partecipato 20 ragazzi under 21 provenienti da Italia e Grecia, con 2 Call for startup, 25 startup incubate, 2 pitch competition organizzate dalla Camera di Commercio di Bari e dall’Università di Ioannina, 1 business game competition per ragazzi under 21 e oltre 40 professionisti coinvolti. Con YESS infatti, accanto al classico percorso di incubazione, i partner di sono impegnati a creare una “nursery” per coltivare giovani e brillanti startupper. Un contributo al contrasto della “fuga dei cervelli”. E allo sviluppo dei territori.

Il gruppo di lavoro del progetto “Yess”. Al centro, il professor Eugenio Di Sciascio

«L’interazione tra aziende, istituzioni e università rappresenta oggi un sistema virtuoso per trasformare la ricerca scientifica in innovazione tecnologica e, quindi, in competitività e progresso» dice il rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino. «In questa fase di ripartenza – aggiunge il rettore – il meccanismo della cooperazione transfrontaliera può fare la differenza per molti territori con grandi potenzialità che devono essere opportunamente stimolate e finalizzate».

Il rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino

PORTS: LE AUTOSTRADE DEL MARE

Stringere importanti legami con Albania e Montenegro e lavorare insieme per il miglioramento delle «motorways of the sea», ovvero le autostrade del mare, è uno dei principali obiettivi di «PORTS – Partnership for the Observation and study of new Routes and Transnational Sea-highways». Al progetto partecipano l’Istituto Tecnico Superiore per la Logistica di Taranto come capofila, il Politecnico di Bari (referente professor Michele Ruta), l’Autorità Portuale del Mar Ionio, l’Albanian Institute of Transport e la University of Montenegro. In particolare, il Politecnico di Bari ha progettato un’infrastruttura per la memorizzazione e condivisione di informazioni marittimo-portuali basata su tecnologie open per l’annotazione di dati geografici. Queste informazioni saranno liberamente accessibili ed utilizzate per analizzare i flussi di merci e passeggeri nel corridoio Ionico-Adriatico, identificare nuove potenziali connessioni tra Taranto, Kotor e Durazzo e mettere in evidenza l’impatto economico e sociale della logistica nell’area di progetto.

SUNWATER: ACQUEDOTTI PIÙ EFFICENTI 

Migliorare l’efficienza delle reti di acquedotto riducendo le perdite, per garantire agli utenti una totale continuità del servizio e una più alta qualità dell’acqua. È il progetto SUNWATER (SUstaiNable WATER supply networks in Mediterranean touristic areas. I partner tecnici sono gli enti gestori delle reti di Igoumenitsa e Zakynthos per la Grecia e l’Acquedotto Pugliese per l’Italia. Gli aspetti di innovazione tecnico-scientifica sono invece affidati al Politecnico di Bari (referente professor Orazio Giustolisi) e ad una sua spin off, la IDEA-RT. Gli strumenti sono la modellizzazione idraulica, la distrettualizzazione, il monitoraggio delle grandezze idrauliche, il controllo delle pressioni, la riduzione delle perdite idrichee la riabilitazione di sistema; praticamente i più recenti sviluppi della ricerca tecnico-scientifica applicati al settore idraulico integrati con gli strumenti della intelligenza artificiale e della teoria delle reti complesse. I risultati del progetto sono già stati applicati nella gestione delle perdite e dell’affidabilità di sistemi acquedottistici in Italia e Norvegia.

FUTURE: UN HUB DI FORMAZIONE PER I CANTIERI NAVALI

La quarta rivoluzione industriale è in corso e i grandi cambiamenti tecnologici impatteranno sulla produzione, sulle relazioni interaziendali, sul capitale umano. Il progetto FUTURE 4.0 (referente per il Politecnico professoressa Maria Pia Fanti) si inserisce in questo contesto e propone una strategia condivisa per innovare l’approccio delle aziende alla formazione, attraverso un modello di apprendimento intelligente che migliori la competitività dei cantieri navali in Italia (Veneto e Puglia), Croazia, Grecia e Albania.

In una prima fase, è stata definita una mappa tecnologica delle industrie nelle varie regioni (ne sono state coinvolte 105), evidenziandone i gap e le necessità per orientare la formazione tecnica della forza lavoro. Il “cuore” di FUTURE 4.0, infatti, è la progettazione di un hub di formazione e apprendimento intelligente con una apposita piattaforma che coinvolga università e organizzazioni di formazione, aziende e pubbliche amministrazioni.

INNONETS: LA DEMOCRAZIA ALIMENTARE

Una delle iniziative lanciate ad Expo 2015 è stato il “Patto di Milano (Milan Urban food Policy Pact)” per le politiche urbane per il cibo, basato sull’idea della “Democrazia Alimentare”. Innonets è il progetto per sostenere gli obiettivi del Patto, rafforzando la diffusione di conoscenze di settore, per una produzione alimentare sana e sostenibile per tutte le fasce sociali. L’idea è condividere in maniera “open” le informazioni e mappare le attività territoriali del settore agroalimentare, qualificandolo in termini di sostenibilità, e quantificandone i livelli di occupazione, produzione e utenza, dal territorio agricolo a quello urbano. Una piattaforma informativa sarà di supporto alle iniziative di contrasto allo spreco alimentare.  I partners sono la Regione delle Isole Ionie (Lead Partner), Politecnico di Bari (referente professor Carmelo Torre), Camere di Commercio Italo-Ellenica di Salonicco e di Corfù, Regione Puglia-ARTI, Legacoop Puglia, Università della Basilicata.

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