Fenomeno startup in Puglia: «Facciamo rete per valorizzarle»

La Regione è al secondo posto tra quelle del Sud per numero di imprese innovative. Ora servono più investimenti privati. Ne hanno discusso imprenditori, docenti universitari ed esperti finanziari all’evento “TECH MADE IN SUD”, organizzato da Unicredit e dal Politecnico di Bari

1 marzo 2023

C’è sempre più voglia di startup in Puglia. A febbraio del 2023 sono state censite 729 imprese innovative, dopo una rapida crescita negli ultimi anni. Sul piano dei numeri, la regione è al secondo posto nel Mezzogiorno, al nono posto in Italia e, dalle previsioni degli addetti ai lavori, il dato sembra destinato a crescere ulteriormente. D’altra parte, però, il livello di investimenti privati nel settore è ancora troppo basso. Questo richiede strategie efficaci, per attirare venture capital e favorire lo sviluppo di un territorio dalle grandi potenzialità.

Ne hanno discusso ieri, al Politecnico di Bari, analisti, imprenditori, consulenti finanziari e docenti universitari in occasione di Tech Made in Sud, un evento organizzato da UniCredit con il Politecnico per sostenere l’impresa innovativa nelle regioni meridionali. Dieci startup pugliesi, tra new entry e realtà già consolidate, hanno presentato i propri business plan a imprenditori e potenziali finanziatori, con l’obiettivo di arrivare sul mercato o di far crescere le attività nei settori più promettenti del momento: dalla stampa 3D alla cybersicurezza, dalla medicina alla cosmetica, dalle energie alternative alla trasformazione digitale, giovani aspiranti imprenditori e startupper di successo hanno raccontato le loro esperienze e i loro progetti.

Sono intervenuti Loredana Ficarelli, rettrice vicaria del Politecnico; Eugenio Di Sciascio, vicesindaco di Bari e assessore alla Trasformazione digitale; Vito Albino, professore ordinario di Ingegneria economico gestionale e presidente di ARTI Puglia – Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione; Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia e Ferdinando Natali, responsabile per il Sud di UniCredit. L’iniziativa è stata organizzata nell’ambito di una collaborazione tra la banca e il Politecnico, per favorire il trasferimento tecnologico e l’innovazione nel sistema produttivo del territorio.

Da sinistra: Ferdinando Natali, di Unicredit, il vicesindaco di Bari, Eugenio Di Sciascio, la professoressa Loredana Ficarelli, rettrice vicaria del Politecnico e l’assessore regionale Alessandro Delli Noci

I dati sono incoraggianti: dal 2014 il numero di imprese innovative nel Mezzogiorno è cresciuto del 52%, contro una media nazionale del 34%. A febbraio 2023, oltre il 25% delle start up e delle piccole e medie imprese innovative risulta operativo nel Sud Italia con una crescita nell’ultimo anno del 4,4% (il trend nazionale è del 2,21%). La Campania, con più di 1.590 tra start up e piccole e medie imprese innovative, è prima tra le regioni meridionali e terza in Italia, dopo la Lombardia e il Lazio. Al secondo posto al Sud c’è dunque c’è la Puglia, nona tra le regioni italiane con le sue con 729 imprese innovative, pari al 4,4% del totale nazionale.

La città metropolitana di Bari, in particolare, conta 379 tra start up e Pmi innovative ed è al sesto posto nella classifica nazionale preceduta da Milano, Roma, Napoli, Torino e Bologna. Tech Made in Sud è stato anche l’occasione per fare un focus sugli investimenti di capitali di rischio nelle start-up italiane: nel 2022 hanno superato i 2 miliardi di euro (dati EY Venture capital barometer) con un aumento del 67% rispetto al 2021, tuttavia solo il 3,2% degli investimenti di venture capital ha riguardato startup e scaleup del Sud. Appena lo 0.5% è stato investito in Puglia, per un valore di 10 milioni di euro.

«Anche per questa ragione – ha detto Natali di Unicredit – ci impegniamo a promuovere il networking per favorire lo sviluppo di un ecosistema dell’innovazione nel Sud e per stimolare la nascita di nuova imprenditorialità. Questo potrà favore l’occupazione – ha aggiunto – e attrarre i giovani talenti, a vantaggio anche delle aziende locali che potranno avere un più agevole accesso a competenze specialistiche a supporto dei loro processi di innovazione».

«La transizione ecologica, energetica e digitale richiederà una grande quantità di nuove tecnologie – commenta il rettore del Politecnico, Francesco Cupertino – ed è in questa prospettiva che stiamo intensificando la collaborazione con le imprese. Ora più che mai – aggiunge Cupertino – il Politecnico di Bari è impegnato a garantire un rapido trasferimento tecnologico dei risultati della ricerca scientifica alle aziende. I nostri laboratori, insieme a nuovi strumenti come l’incubatore di startup, che il Politecnico ha avviato di recente, sono a disposizione del territorio per favorire l’innovazione e l’accesso ai canali di finanziamento. Il nostro obiettivo – conclude il rettore del Politecnico – è costruire un solido ecosistema pubblico-privato che incentivi l’avvio di nuove imprese, generando ricchezza e favorendo l’occupazione».

LE STARTUP CHE HANNO PRESENTATO PROGETTI DI INVESTIMENTO AL “TECH MADE IN SUD” SONO:

Fortunale, che produce maglioni in lana biologica da allevamenti cruelty-free, realizzati con coloranti naturali derivanti da piante, fiori e radici. I capi sono prodotti in Italia in laboratori specializzati e riciclabili fino all’80% delle loro fibre. Il packaging è plastic-free.

Fragmentalis è una startup deeptech che, grazie a una sofisticata tecnologia che unisce un algoritmo proprietario di polverizzazione dei dati, crittografia omomorfica e blockchain, abilita le aziende ad una gestione by design sicura e trasparente dei dati personali e delle informazioni sensibili.

Green Independence vuole fornire acqua pulita ed energia verde in maniera accessibile ed economica. Per fare ciò ha sviluppato la New Artificial Leaf (NAL), una tecnologia che integra il pannello fotovoltaico con un sistema di purificazione delle acque ed una cella elettrochimica per produrre, senza connettersi alla rete elettrica, acqua pulita ed energia elettrica, oppure acqua pulita e green hydrogen.

LEB World ha innovato il packaging dello smalto per unghie, brevettando un applicatore in soft tube con setole monouso, puntando sulla sostenibilità dei materiali, igiene e rapidità del sistema. Lo smalto è collegato alla rete, con un sistema IoT, per monitorare il numero di applicazioni residue e aggiornare le nuove collezioni.

Marshmallow Games è una società segnalata dal Politecnico, che realizza e distribuisce app educative per bambini dai 3 anni in su.  Smart Tales, la sua ultima app, è una collezione di racconti interattivi per avvicinare i bambini alla lettura e alla matematica.

TimeFlow semplifica il modo in cui le aziende identificano e selezionano, a livello internazionale, il provider di servizi IT più capace e affidabile per lo sviluppo dei loro applicativi, riducendo così i tempi e i costi necessari per la ricerca.

Vegery è il primo Veg Food Delivery in Europa.
Raggruppa i soli piatti vegani e vegetariani dei ristoranti in un’unica app, facilitandone reperibilità e consegna a domicilio. 

LE SCALEUP CHE HANNO PARTECIPATO:

Gelesis sta sviluppando terapie per l’obesità e altre malattie metaboliche croniche, utilizzando idrogeli macromolecolari biomimetici. Il sistema, che imita strutturalmente le fibre di alcune verdure, è progettato per agire meccanicamente nel percorso gastrointestinale e modificare potenzialmente il decorso di alcune malattie croniche.

Roboze, già famosa nel settore della stampa 3D, sta accelerando la trasformazione dell’industria manifatturiera con la tecnologia più precisa per i super materiali più performanti, producendo parti, su richiesta, just-in-time, a livello locale attraverso la sua rete di produzione, che consente alle aziende di ridurre i costi e i tempi accorciando le fasi della loro catena di fornitura e digitalizzando l’inventario.

Webidoo semplifica e accelera l’accesso alle migliori soluzioni tecnologiche e digitali da parte delle imprese di qualsiasi dimensione. Ha una struttura con oltre 300 persone che lavorano nelle sedi di Milano, Roma, Tenerife, Boston, Chicago e Castellana Grotte.                                               

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