Il Politecnico di Bari potenzia la sua offerta formativa: PROFILO INTERNAZIONALE IN LINEA CON IL MERCATO DEL LAVORO
La prospettiva è sempre più ambiziosa, sempre più internazionale. Il Politecnico di Bari rinnova ancora la sua offerta formativa, guardando ai paesi emergenti del Mediterraneo e alle grandi e prestigiose istituzioni europee. Nasce così il corso di laurea magistrale in Mechanical Engineering, attivo dall’anno accademico 2020/2021 interamente in lingua inglese.
«Abbiamo fortemente voluto questo corso per sviluppare ulteriormente la mobilità internazionale di studenti e docenti e la formazione di figure professionali con carattere multidisciplinare, sempre più spendibili nel mercato del lavoro » commenta il professore Giuseppe Carbone, Direttore del Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management, al quale fa capo la nuova laurea magistrale.
In linea con il più ampio quadro strategico del Politecnico e, in particolare, con gli obiettivi di internazionalizzazione della didattica e della ricerca, il dipartimento guidato da Carbone mira infatti ad aumentare quanto più possibile le collaborazioni internazionali, in particolare con istituzioni di paesi emergenti. Uno degli strumenti su cui punta il dipartimento, per offrire nuove opportunità agli studenti, sono i double degree (titolo ottenibile al termine di un percorso misto, in Italia e all’estero, avente quindi doppia validità) con gli atenei più prestigiosi.
interdisciplinarità e flessibilità
Gli obiettivi e la struttura del corso di laurea, grazie alla sua flessibilità, consentono agli studenti di organizzare un piano di studi in linea con le proprie esigenze di formazione e con quelle del mercato del lavoro. Il percorso di studi, infatti, offre la possibilità di formare una figura professionale di ingegnere meccanico fortemente orientata all’interdisciplinarità, oltre ad un solido bagaglio garantito dagli insegnamenti caratterizzanti.
«Con un’elevata preparazione culturale e professionale – spiega il professore Carbone – il laureato magistrale in Mechanical Engineering sarà in grado di occupare posizioni di responsabilità nell’ambito della progettazione, della direzione, del coordinamento, dello sviluppo delle attività industriali di innovazione e di ricerca in aziende ed enti pubblici o privati, nonché nelle attività di progettazione avanzata nella libera professione» .
«L’ingegnere meccanico magistrale che intendiamo formare – aggiunge Carbone – sarà in grado di svolgere compiti impegnativi di modellazione, progettazione funzionale, progettazione strutturale di sistemi e gruppi meccanici di elevata complessità e di affrontare e risolvere problemi progettuali nuovi, utilizzando tecniche decisionali avanzate».
Il Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management del Politecnico di Bari ha ricevuto dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca il riconoscimento di “Dipartimento di Eccellenza” per l’elevata qualità della ricerca. Per questo, ha ottenuto un finanziamento di oltre 9 milioni di euro per un piano di sviluppo in 5 anni. Le principali aree di ricerca sono la meccatronica, l’energia, l’aerospazio, le tecnologie abilitanti Industria 4.0 e lo sviluppo sostenibile
un progetto nato dall’ascolto dei partner
Alla base di questa nuova iniziativa, il Politecnico ha posto anche questa volta l’ascolto degli stakeholder più importanti e strategici. «Come prima cosa – spiega il professore Carbone – ci siamo confrontati con partner pubblici e privati già coinvolti nelle attività dell’ateneo, come Ge Avio, Sitael, Fastweb, C.n.i., Software Design SRL, Exprivia, Bosch, Accademia Pugliese delle Scienze, Acquedotto Pugliese, Skf, Confindustria Bari e Bati, Distretto produttivo La Nuova Energia, Tecnomec Engineering, Comando Marittimo Sud Marina Militare, Magna PT SpA, Confapi Industria Taranto, Azienda Municipale del Gas Bari.
Tutti i partner coinvolti hanno valutato positivamente la proposta di istituire un nuovo corso di laurea magistrale in Mechanical Engineering in lingua inglese. «Il mercato globale, infatti, impone alle figure professionali degli ingegneri meccanici di confrontarsi in ambito internazionale» aggiunge il professore Carbone.
«La dimensione internazionale della figura di riferimento è fattore discriminante per l’inserimento nel mondo del lavoro – spiega il Direttore del Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management – e per il successo delle aziende nel mercato globale. L’internazionalizzazione – prosegue Carbone – intesa come apertura alla presenza di studenti internazionali da tutto il mondo, è oggi un processo non solo inevitabile, ma anche altamente desiderabile» .
« L’internazionalizzazione – riprende il professore – è infatti il migliore strumento per rispondere alla forte domanda di formazione superiore presente oggi nel Pianeta; per indirizzare verso l’ateneo e, più in generale, verso il Paese risorse economiche provenienti dall’estero; per attrarre talenti che possano contribuire al suo sviluppo; per creare un legame con gli studenti stranieri che, in futuro, potranno essere interlocutori favorevolmente orientati verso l’Italia»
L’offerta di corsi della Classe di Laurea in ingegneria meccanica in lingua inglese è stata fino ad oggi totalmente assente nel Sud Italia. «L’ampliamento dell’offerta didattica con il corso di studi in Mechanical Engineering – conclude il professore Carbone – ha anche l’obiettivo di rendere il Politecnico polo di attrazione prevalentemente delle aree del Mediterraneo, dei Balcani e dell’Est Europeo, con le quali l’ateneo ha già avviato progetti di mobilità internazionale». https://www.dmmm.poliba.it/index.php/it/didattica